Botte da orbi nel quartier generale di Air-France-Klm. Centinaia di dipendenti in sciopero hanno fatto irruzione nella sede parigina del gruppo urlando slogan contro il piano di tagli da 2.900 posti che veniva discusso proprio in quel momento dai manager riuniti in comitato centrale d’impresa. Bilancio: sette feriti, di cui uno grave. Tutto comincia intorno alle dieci di ieri mattina quando i lavoratori inferociti accedono alla sala in cui si stava tenendo la cruciale riunione dei dirigenti del gruppo, nei pressi dell’aeroporto di Roissy Charles-de-Gaulle.
L’amministratore delegato, Frédéric Gagey, capisce subito che c’è poco da scherzare. Riesce a mettersi in salvo, protetto dal muro dei guardaspalle. Il branco si lancia così su Xavier Broseta, il capo del personale oggetto di insulti, spintoni e botte, costretto a scappare a torso nudo, con blazer e camicia strappati di dosso. Una scena surreale le cui foto fanno presto il giro di tv, siti e social network di mezzo mondo in cui il manager a torso nudo tenta la fuga e poi finisce rovinosamente a terra. Un’altra immagine lo ritrae poco più tardi, intento a scavalcare una griglia di sicurezza, con l’aiuto di due addetti alla sicurezza. Al collo gli è rimasta solo la cravatta.
“Sono scandalizzato”, tuona il premier, Manuel Valls, esprimendo il suo “totale sostegno” alla direzione di Air France-Klm. Quello che è successo è “inaccettabile” e va sanzionato, gli fa eco il segretario di Stato ai Trasporti, Alain Vidaliès. Mentre la direzione sporgerà denuncia per “violenze aggravate”. Oltre a Xavier Broseta, è stato aggredito anche un secondo manager Pierre Plissonnier, anch’egli fuggito a gambe levate con la camicia a brandelli.
In una nota, la compagnia denuncia un’azione messa in campo da “individui isolati particolarmente violenti”. “La manifestazione del personale in sciopero si stava svolgendo in modo tranquillo”, aggiunge Air France-Klm. Piloti e personale di terra infatti erano in sciopero per protestare contro il contestato piano di ristrutturazione che, nonostante le proteste e le violenze, il gruppo intende mettere in atto il piano come previsto che permetterà alla compagnia in crisi di ritornare agli utili.