La Commissione Ue ha "ricevuto una risposta da parte delle autorità italiane alla nostra richiesta d'informazioni" sull'operazione di salvataggio di Alitalia tramite l'ingresso di Poste. Lo ha annunciato il portavoce del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, sottolineando che ora i servizi antitrust stanno "analizzando questa risposta", senza però dare indicazioni sui tempi. L'obiettivo è verificare se si tratta di aiuti di stato o meno e, in caso affermativo, se compatibili con le norme Ue in materia.
"Non ci aspettiamo risposte dall'Ue perché non siamo sottoposti a nessuna infrazione" ha commentato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, spiegando che "all'Ue abbiamo ribadito che mai e poi mai l'Italia avrebbe potuto immaginare aiuti di Stato. Per questo – ha aggiunto Lupi a margine dell'assemblea di Assoporti – non stiamo aspettando risposte e credo che se l'Ue avrà ulteriori osservazioni ce lo farà sapere". Intanto l'ad di Poste italiane, Massimo Sarmi, sul ruolo dell'azienda nella vicenda Alitalia, a margine di un'audizione alla Camera, ha ribadito: "Siamo in una fase di avvio, di studio, ne potremo parlare solo tra qualche settimana. Poste ha manifestato l'intenzione di aderire al completamento dell'aumento di capitale nella misura in cui si verifichino alcune condizioni. Di questa nostra iniziativa – aggiunge Sarmi – credo che si sia già scritto tutto quel che serve a caratterizzare i primi passi''. E l'intervento di Poste, precisa, è sottoposto a determinate situazioni: ''l'approvazione degli organi sociali; l'assenza di rilievi da parte dell'Unione europea; e altre condizioni economiche e di esame due diligence".