L’Antitrust ha deciso di sanzionare Alitalia con una multa da 320mila euro per “reiterata inottemperanza” in relazione alla delibera del 2013 con la quale veniva punito il meccanismo del ‘no-show rule’. Si tratta delle limitazioni a usufruire della tratta di ritorno nel caso non si sia volato all’andata con la compagnia.
A giudizio dell’Antitrust, infatti, per quanto riguarda i biglietti delle rotte internazionali venduti in Italia, Alitalia Sai “non ha ancora adottato misure idonee e sufficienti a ottemperare a quanto statuito nel provvedimento di accertamento”: infatti le cose sono cambiate solo per le rotte nazionali, mentre “per tutti gli altri biglietti relativi alle rotte internazionali Alitalia Sai mantiene in vigore una procedura per la riconferma del volo di ritorno di un viaggio andata e ritorno che non consente di rimuovere appieno i profili di scorrettezza già accertati”.
Alitalia ha infatti mantenuto invariati per i biglietti relativi ai voli internazionali sia la limitata casistica in cui i passeggeri possono comunicare alla compagnia l’intenzione di fruire del volo di ritorno (malattia, morte di un parente, altri eventi di forza maggiore), sia il ristretto termine entro cui i passeggeri possono contattare il Contact Center di Alitalia per la riconferma del volo di ritorno e avere la certezza di poterne fruire senza incorrere in maggiorazioni tariffarie”. Inoltre la descrizione delle modalità applicative della no-show rule non è ancora presente sul sito della compagnia.
Dal canto suo, Alitalia ha comunicato che farà appello contro la decisione dell’Autorità in quanto – spiega la compagnia – il provvedimento determina un vantaggio competitivo per le compagnie internazionali che non hanno tale limite né sui propri mercati, né sul mercato italiano, come invece viene imposto ad Alitalia”.