giovedì, 19 Dicembre 2024

Giappone, Jal torna in Borsa dopo l’onta della bancarotta

Ora la compagnia vale 8,5 mld dollari, seconda grande ipo 2012 dopo Facebook

Japan Airlines (Jal) torna in Borsa dal 19 settembre con il collocamento di 175 milioni di azioni (il 97% del capitale) in un'offerta che valuta la compagnia 8,5 miliardi di dollari attraverso una Ipo seconda solo a Facebook per il 2012. Due anni fa era in bancarotta. Una situazione risolta anche grazie all'azione di risanamento completata sotto l'egida governativa oltre che alla ricetta di un manager visionario di 80 anni: Kazuo Inamori, ex presidente di Jal (ora la qualifica di numero uno 'onorario'), prete buddista e fondatore del colosso Kyocera e del secondo operatore di telefonia mobile giapponese, Kddi: taglio del debito e di 16.000 posti di lavoro (un terzo della pianta organica) tra esodi e pensionamenti incentivati, vendita degli aerei più onerosi e a maggior consumo di carburante, e, infine, cancellazione delle rotte non redditizie o in perdita, tra cui 28 internazionali incluse quelle per Roma e Milano.   
L'annuncio della quotazione è giunto all'indomani della diffusione dei conti trimestrali di aprile-giugno, in rialzo dell'83,1% su base annua, a 31,4 miliardi di yen, in linea con l'esercizio 2011-12 boom con profitti netti per 187 miliardi di yen (2,4 miliardi di dollari), più che doppi degli 1,1 miliardi di dollari di Air China. Sono stati quasi 36 milioni i passeggeri trasportati lo scorso anno fiscale, a fronte dei 42 milioni della ANA, la principale rivale sul mercato domestico, a conferma di un ridimensionamento delle attività.

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