giovedì, 25 Aprile 2024

Ita licenzia pilota dopo black out radio: proteste

I piloti di Alitalia, riuniti nella Naca Piloti Alitalia – NavAid – (Associazione Nazionale del Personale Navigante del Trasporto Aereo) contestano il licenziamento del comandante del volo AZ609 del 30 aprile 2022 New York-Roma Fiumicino. L’episodio, anticipato dal quotidiano Repubblica, è inquadrabile in quella casistica chiamata Ploc (Prolonged Loss Of Communication) ovvero un’assenza di comunicazione superiore ai 10 minuti. Episodi non frequenti ma possibili che, appunto, prevedono una serie di procedure a livello internazionale ed interne. Dopo essere entrato nello spazio aereo francese, l’aereo Ita, passate le 5 del mattino non ha risposto alle richieste del centro di controllo francese il quale ha messo in allarme gli omologhi italiani e la compagnia il cui centro di controllo è poi riuscito a mettersi in contatto. In quel momento nella cabina, che nei voli per Ny conta su due piloti e non tre come i voli a lungo raggio di maggior durata, uno dei due, il primo ufficiale dorme come da procedura ma l’altro, il comandante appunto, non risponde. Una delle ipotesi, non confermata, è appunto quella di un colpo di sonno. A livello teorico, si sottolinea, si tratta di casi non rarissimi in situazioni dove la lunga percorrenza e gli effetti del jet lag possono farsi sentire specie su personale di età più avanzata e meno abituata al lungo raggio. Nel caso in questione non ci sarebbe comunque stato, spiega Ita, un allarme tale da far scattare il decollo dei caccia della difesa aerea: “Non vi sono evidenze relative ad attività aerea esterna durante il volo in oggetto” ha puntualizzato la compagnia. Dopo l’arrivo dell’aereo a Fiumicino è partita un’indagine interna e qui, appunto, sono emerse “forti incongruenze tra le dichiarazioni rese dal Comandante e l’esito delle investigazioni interne” sul funzionamento dell’attrezzatura di bordo.

Da qui il licenziamento per il comandante del volo contro cui si scaglia però l’associazione che in una nota scrive: “nessun pilota affronta con leggerezza un volo, non si presenta non riposato allo stesso, se ciò è reso possibile dai turni di lavoro, o si addormenta volontariamente ai comandi: se ciò fosse accaduto (tutto da dimostrare) sarebbe sintomo di procedure e turnazioni che non funzionano e problema che un’azienda seria di trasporto aereo dovrebbe affrontare per evitare che capiti nuovamente, collaborando con l’equipaggio. Non esiste compagnia aerea degna di questo nome che pensi di risolvere problemi così complessi licenziando un pilota”.

Quindi il Naca chiama in causa il ministro dei Trasporti e l’Enac. “Vorremmo sapere perché l’ENAC consente ad ITA di volare verso il nord America con soli due piloti “autorizzando in deroga” anche il volo oggetto dell’evento. I turni infatti che ITA confeziona per i piloti non sono normali turni che rientrano nei limiti massimi di servizio di impiego, ma sono turni di lavoro che vengono effettuati “in estensione” oltre il normale FDP (Flight Duty Period). Abbiamo sempre denunciato che il management di ITA non è adeguato, non ha assunto il numero di piloti promesso al Governo ed al Parlamento, programma turni di lavoro asfissianti e non rinforza gli equipaggi sui voli ad elevata fatica operativa” concludono.

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