Ita Airways aggiunge un altro tassello nel percorso verso la futura partnership. Nell’attesa di capire se sarà con il tandem Msc-Lufthansa, che ha presentato una manifestazione di interesse su cui ora si deve esprimere il Tesoro, la compagnia italiana si prepara a varare il piano strategico quinquennale, che sarà la base su cui costruire la futura alleanza. Il piano è sul tavolo del consiglio di amministrazione, previsto per oggi, che esaminerà anche la politica di remunerazione. All’ordine del giorno non c’è al momento la proposta di Msc-Lufthansa, ma non è escluso che il board possa riunirsi successivamente.
E si guarda al nuovo piano anche per capire quale sarà il futuro del marchio ‘Alitalia’, che Ita Airways, ha acquistato per 90 milioni. Il management ha già annunciato di volerlo usare, rinviando i dettagli al piano strategico: “Abbiamo identificato una missione molto chiara”, ha detto il presidente Alfredo Altavilla, facendo l’esempio di altri operatori che hanno più marchi all’interno del loro portafoglio.
E a proposito della manifestazione di interesse arrivata una settimana fa da Msc e Lufthansa, Altavilla, in un’intervista a Mf, ha spiegato che non appena ricevuto il placet del governo “cominceremo a ragionare sul nuovo Piano integrato tra tutti e tre gli operatori”. L’obiettivo sarebbe quello di creare una “rete di sicurezza” per evitare che Ita faccia la stessa fine di Alitalia: da una parte il gruppo Aponte porterebbe la “rete di sicurezza del business cargo e del business charter-crocieristico”, dall’altra Lufthansa garantirebbe “le sinergie di costo” e di network.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, comunque, la compagnia italiana non diventerà la low cost dei tedeschi, ha assicurato l’ad Fabio Lazzerini a Repubblica, spiegando che si sta lavorando anche ad un accordo con le Ferrovie per integrare treno e aereo. In questo quadro resta intanto alla finestra Delta, che segue gli sviluppi della proposta Msc-Lufthansa e assicura di voler rafforzare la partnership già esistente con Ita. In campo ci sarebbe anche Air France, anche se più con l’intento di ostacolare Lufthansa, dal momento che, non avendo ancora restituito gran parte degli aiuti covid, i francesi non possono entrare nel capitale di Ita.