Si sono spostate in una parte remota dell’Oceano Indiano a sudovest dell’Australia, le ricerche dell’aereo della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo 2014, mentre viaggiava tra Kuala Lumpur e Pechino. Si tratta della zona in cui, secondo un pilota britannico – Simon Hardy – l’aereo avrebbe fatto ammaraggio, per poi inabissarsi con le sue 239 persone a bordo.
L’Ufficio australiano per la sicurezza dei trasporti, che coordina le ricerche, ha reso noto che l’area sarà perlustrata fino a dicembre. Le autorità australiane hanno però negato che la decisione di spostare le ricerche in quella zona sia dovuta all’analisi del pilota britannico, che negli ultimi mesi è stata ampiamente pubblicata.