C’è un’ipotesi di accordo non vincolante tra Meridiana e Qatar Airways per il possibile ingresso della compagnia araba (fino al 49%) nell’aviolinea sarda, ma ora vanno definiti i dettagli per arrivare all’intesa, a partire dalle prospettive industriali. E’ quanto si apprende da fonti vicine al dossier, secondo cui il preaccordo sarebbe stato firmato nei giorni scorsi. Inoltre, sarebbe già pronto un piano industriale che consentirebbe di ridurre gli esuberi e di dare un futuro solido alla seconda compagnia italiana.
Ieri al ministero dello Sviluppo economico c’è stato un incontro tecnico con l’azienda e i ministeri coinvolti: “Stiamo lavorando, è tempo che si sta lavorando assieme e il Governo è estremamente impegnato sul dossier”, si è limitato a dire al termine della riunione il presidente Marco Rigotti. Dopo le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni l’azienda sarda ha deciso di usare la massima riservatezza. Ma secondo fonti vicine al dossier, sarebbe già pronto un Piano industriale che consentirebbe di ridurre gli esuberi (l’azienda ha 1.800 dipendenti – di cui 1.357 in cig a rotazione – e con 21 aerei c’è un surplus di personale) e di dare un futuro solido alla seconda compagnia italiana. Sulla tempistica c’è cautela, ma l’orizzonte potrebbe essere la scadenza della cig a fine giugno.
E così mentre l’azienda mantiene la massima riservatezza l’operazione Qatar Airways-Meridiana agita i sindacati della Gallura.
“Registriamo positivamente un passo in avanti nella vertenza Meridiana – commenta Mirko Idili, segretario territoriale della Cisl – e siamo soddisfatti dell’ingresso del Fondo ma ci preoccupa l’assoluta assenza di informazioni rispetto al piano industriale che ci fa temere per il destino dei 1.600 lavoratori attualmente in cassa integrazione, in scadenza tra l’altro tra cinque mesi”.
Da qui l’appello al Governo e alla Regione Sardegna. “Chiediamo – spiega Idili – che si facciano promotori verso il nuovo partner affinché tenga un atteggiamento di responsabilità sociale forte, così che il piano industriale possa prevedere la salvaguardia dei lavoratori all’interno del perimetro aziendale”.