mercoledì, 24 Aprile 2024

Nozze Ita-Lufthansa entro l’anno dopo accelerazione Governo?

Sembrano sempre più vicine le nozze tra Ita Airways e Lufthansa. Il governo accelera e fissa i criteri in un nuovo Dpcm che stabilisce le modalità per il prezzo, alcune cautele di governance, il possibile rapido coinvolgimento preminente dell’acquirente nella gestione della società e soprattutto il meccanismo di acquisizione con uno o più aumenti di capitale riservati che consentirebbero di lasciare risorse all’interno della compagnia per favorirne lo sviluppo.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Dpcm che sostituisce quello dello scorso marzo proprio con lo scopo di “velocizzare” le procedure di vendita della newco. Ora la palla passa alla Corte dei Conti. Ma l’esame potrebbe essere velocissimo. Non sarebbe richiesta la valutazione della ragioneria dello Stato (non essendo richieste coperture) e tutto fa pensare che lo sforzo sia quello di arrivare alla chiusura dell’operazione entro l’anno, quindi in pochi giorni.

“Cerchiamo un partner industriale per farla funzionare”, ha detto, secondo quanto si è appreso, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del Cdm. E il partner favorito è Lufthansa che entrerebbe nel capitale della newco con una quota di minoranza compresa tra il 40 e il 49% in una prima fase per poi rilevare il resto nei prossimi anni.

“Confermo che stiamo lavorando molto con Lufthansa, in maniera molto collaborativa, stiamo condividendo informazioni”, ha detto l’amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini, a margine della presentazione a Trieste del velivolo con una nuova livrea. Lo stesso ad ha quindi fatto presente che l’eventuale nuovo socio non entrerà in una compagnia in crisi. “Per la prima volta, negli ultimi vent’anni nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi”, ha annunciato Lazzerini, precisando che c’è stata “molta attenzione ai costi”. Ad esempio, “l’aumento di carburante, del 107%, ha impattato solo per il 55/60% dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi”, ha spiegato. “Siamo una startup nata nell’ottobre 2021, poco dopo c’è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative”, ha puntualizzato Lazzerini.

L’amministratore delegato è tornato poi sulle 1.200 assunzioni tra comandanti, piloti e assistenti di volo che la compagnia intende fare nel 2023, rassicurando gli ex dipendenti Alitalia in cassa integrazione. Il bacino ex Alitalia “è nostro riferimento e non solo perché abbiamo la consapevolezza che ci sono persone in cassa integrazione con professionalità ottime per le nostre esigenze e per la consapevolezza che la cassa integrazione è pagata dallo Stato. Faremo di tutto perché ci sia un accesso al bacino”, ha detto Lazzerini, spiegando poi che è difficile fare stime “tra pensionamenti e chi ha vorrà venire, non sempre c’è corrispondenza tra ciò che offriamo e le esigenze delle persone”. “Abbiamo fatto due incontri, a Roma e a Milano, per avere un portafoglio di profili se il bacino non fosse sufficiente”, ha concluso l’a.d di Ita.

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