martedì, 5 Novembre 2024

Ryanair, fisco inglese indaga sui piloti. Ue: ricevute rassicurazioni

I piloti di Ryanair finiscono sotto la lente del fisco britannico. Molti piloti della low cost, scrive The Guardian online, sono alle prese con l’HM Revenue & Customs, l’agenzia delle entrate fiscali e delle dogane di Sua Maestà, che sta indagando sulle complesse strutture di impiego imposte dalla compagnia. Molti piloti hanno detto allo stesso quotidiano di essere stati coinvolti in un’indagine fiscale sul modo in cui sono impiegati presso Ryanair.

A quelli che hanno fatto domanda per entrare nella low cost – spiega il quotidiano – sarebbe stato chiesto di mettere in piedi una società irlandese a responsabilità limitata, diventandone direttori, sotto la guida di contabili consigliati dalla compagnia. La società a sua volta avrebbe rifornito piloti ad una delle molte agenzie che a turno li fornisce a Ryanair. Questo sistema, spiega il Guardian, limiterebbe gli obblighi di Ryanair nei confronti dei piloti, come ad esempio la malattia retribuita, il che è uno dei fattori che permettono alla compagnia di tenere bassi i propri costi.

Intanto, sul caso Ryanair, interviene in Italia il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo: “sarebbe ora che l’Enac, oltre ad occuparsi della tutela dei passeggeri che hanno avuto i voli cancellati, ci dica, a distanza di 15 giorni, quali sono le reali cause di queste cancellazioni. Il fatto che un evento senza precedenti e con scuse risibili sia stato accettato dall’Ente di controllo dovrebbe indurre il ministero dei Trasporti a sostituirsi in questo compito”.

Inoltre, i deputati del M5s delle Commissioni Attività Produttive e Trasporti hanno chiesto al Governo di fare “chiarezza sui soldi dei cittadini erogati dalle società aeroportuali alle compagnie aeree low cost, come appunto Ryanair, attraverso contratti secretati e nascosti sotto la generica voce di ‘co marketing'”. I deputati hanno effettuato una ricerca “parziale”, basata su interrogazioni parlamentari e fonti di stampa, dalla quale risulta che “ammonterebbe a oltre un miliardo di euro in dieci anni” la spesa per questi contratti.

Dal canto suo la Ue spiega di aver ricevuto rassicurazioni dalla low cost. “La Commissione ha contattato Ryanair e ci aspettiamo che adempiano pienamente ai loro obblighi in base alle leggi europee”, ha detto la commissaria Ue ai trasporti Violeta Bulc durante un dibattito sul tema in plenaria al Parlamento europeo. “Ryanair ha già risposto dandoci una serie di rassicurazioni”, ha aggiunto sottolineando che “per settembre e ottobre il 98% dei consumatori colpiti hanno visto i loro reclami processati, per il periodo novembre-marzo il dato è del 65% e ci aspettiamo di vedere questo dato crescere rapidamente nelle prossime settimane. Questo è uno sviluppo positivo”. “Ho chiesto alle autorità nazionali di essere vigilanti su questo problema – ha detto ancora – e di cooperare per assicurare che i passeggeri beneficino pienamente dei loro diritti”.

 

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