Ryanair taglia un aereo su Roma

Tasse e costi in crescita spingono Ryanair a tagliare di un aereo la sua flotta a Roma. “Per la stagione invernale 2025 taglieremo un areo a Roma, da 17 a 16 aeromobili, a causa del limite a Ciampino, appena 65 voli al giorno, dell’aumento dell’addizionale municipale negli aeroporti di Roma a partire da aprile 2026 e delle tariffe crescenti a Fiumicino applicati da Adr”, ha annunciato l’amministratore delegato del gruppo Ryanair, Michael O’Leary, in conferenza stampa in un hotel romano, sottolineando che Fiumicino “non è più competitivo” per la compagnia irlandese. Il top manager sollecita quindi il governo ad “abolire l’addizionale municipale” in tutti gli aeroporti italiani.

Infatti “se il governo taglia l’addizionale municipale sugli aeroporti di Roma noi risponderemo con una crescita esponenziale”, ha detto, spiegando che Ryanair “è pronta ad investire 4 miliardi di dollari” in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di nuovi passeggeri all’anno, 250 nuove rotte e altri 1.500 posti di lavoro se la tassa sarà eliminata in “tutti gli aeroporti”.

Il numero uno del gruppo irlandese ha fatto presente che questa addizionale comunale “danneggia la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione a Roma” in un momento in cui altri Paesi europei come Svezia, Ungheria, Albania e alcune regioni italiane “l’hanno abolita”. Inoltre per far crescere il traffico e il turismo a Roma, O’ Leary invita il Governo “ad abolire immediatamente il limite artificiale” di 65 voli giornalieri a Ciampino, solo 4 voli all’ora.

Infine il vulcanico amministratore delegato della low cost irlandese ha dato il ben servito alla presidente delle Commissione Ue, Ursula von der Leyen: “se non riforma il settore dei controllori del traffico aereo o rende l’Ue più competitiva, dovrebbe essere sollevata dall’incarico o dare le dimissioni”.