Il Governo stringe su Alitalia e quella che è appena iniziata dovrebbe essere una settimana decisiva. “E’ una questione di qualche giorno e quindi, spero davvero di avere novità verso la metà della settimana”, ha detto la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli a margine del Forum Ambrosetti. Prudentemente però ricorda che “non è un dossier semplice. Appare una cosa quasi scontata ormai, invece, come sapete, basta che vi guardiate indietro rispetto alla storia di Alitalia, è una cosa molto complessa che però credo vedrà la luce nei prossimi giorni”. Si attende un vertice dunque tra Mef, Trasporti, Mise e ministero del Lavoro per il decreto di costituzione della Nuova Alitalia.
“Lo Stato nelle grandi trasformazioni dei settori produttivi deve esserci e deve essere guida”, ha aggiunto il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli precisando che “lo Stato non potrà stare in Alitalia per 20 anni: entra per affrontare una crisi aziendale e ne accompagna l’uscita”.
La newco, ribadisce il ministro De Micheli sarà senza debiti (il decreto Agosto stabilisce che sarà costituita con un capitale di 20 milioni) poi “la società produrrà in 30 giorni un piano industriale dettagliato partendo dalla legge che dice che la prospettiva di capitalizzazione è di tre miliardi”. “Di conseguenza, in quel piano industriale ci saranno una serie di previsioni di discontinuità e alcune scelte strategiche che è la vera grande questione che alla fine ci ha convinto a rilanciare in questo modo sul futuro del traffico aereo italiano” conclude De Micheli.
Il percorso è ancora lungo, il piano deve essere inviato alle commissioni parlamentari di Camera e Senato che avranno 30 giorni per esprimere un parere e alla Commissione europea per le valutazioni di competenza. “Non sarà più un carrozzone dello Stato – aveva detto il premier Giuseppe Conte sabato alla festa del Fatto – Abbiamo posto le basi con un nuovo management di valore” (sono stati designati il presidente Francesco Caio e l’ad Fabio Lazzerini) e ora bisogna passare a “snellire con razionalità e procedere spediti”.
Intanto Bruxelles ha dato il via libera alla concessione di aiuti per 199.45 milioni di euro da parte dell’Italia per compensare le perdite subite a causa della pandemia di coronavirus mentre resta aperto il confronto sulle misure di sostegno concesse prima della pandemia e sui piano di rilancio ancora in via di definizione.