venerdì, 20 Dicembre 2024

Tre offerte per Alitalia: in campo Lufthansa, EasyJet e Wizzair

Sono arrivate tre offerte per Alitalia. Una da parte di Lufthansa, l’altra da parte di EasyJet, in una cordata col fondo Cerberus e Delta mentre il terzo soggetto potrebbe essere la compagnia ungherese Wizzair, che si era fatta avanti nei mesi scorsi mostrando interesse “per il breve e medio raggio”. Nelle ultime settimane era spuntata poi anche l’ipotesi di un soggetto italiano col sostegno finanziario di Cdp.

“Sono tre le offerte recapitate presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma. I commissari straordinari di Alitalia procederanno nei prossimi giorni all’esame delle stesse”, ha reso noto ieri Alitalia dopo che alle 18 erano scaduti i termini per formalizzare le offerte. E secondo quanto si apprende, già oggi, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari incontreranno i ministri competenti per fare il punto sulle offerte ricevute.

La prima a uscire allo scoperto era stata EasyJet quando ieri pomeriggio aveva dichiarato di aver presentato “una manifestazione di interesse rivista per un’Alitalia ristrutturata, insieme ad una cordata, e coerente con l’attuale strategia di EasyJet in Italia”, non dando però ulteriori dettagli ma precisando che “in questa fase non c’è la certezza che una transazione andrà avanti” e dunque “fornirà ulteriori dettagli al momento opportuno”. EasyJet si allinea così alla posizione di Lufthansa che da tempo chiede una ristrutturazione di Alitalia, ossia tagli al personale e alla flotta.

Adesso i tre commissari dovranno decidere se avviare una negoziazione in esclusiva con uno dei tre pretendenti, o se invece – a quasi un anno dall’inizio dell’amministrazione straordinaria – serve ancora tempo.

Una partita complicata su cui pesa la spada di Damocle del tempo: il 30 aprile scade infatti il termine per avviare la negoziazione in esclusiva, ma visto il protrarsi dei tempi per la formazione del nuovo governo sembra sempre più probabile che si decida una proroga. L’ipotesi è quella di un decreto per prorogare, probabilmente di ulteriori 6 mesi, al 31 ottobre, i termini per il negoziato. Inoltre, è possibile che si decida anche di prorogare i tempi per la restituzione del prestito ponte, al momento fissati al 30 settembre.

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