L'Italia ha ancora bisogno di un convention bureau nazionale. La sollecitazione è arrivata dal presidente Federcongressi&eventi Mario Buscema nel corso del suo intervento all'Italian Politicians' Forum tenutosi nell'ambito di BTC, che si conclude oggi a Firenze.
"Nel 2012 – ha ricordato Buscema – l'Italia si è posizionata al quinto posto nel ranking dei dieci maggiori paesi europei per eventi internazionali ospitati, dopo la Germania con il 66% in più di eventi rispetto all'Italia, la Spagna, la Gran Bretagna e la Francia. È evidente dunque che la destinazione Italia ha bisogno di uno scatto di orgoglio e di efficienza, perché la "bellezza" del nostro paese non è più sufficiente per attrarre gli operatori stranieri. Abbiamo bisogno di unità di intenti o, almeno, di un buon coordinamento tra i troppi riferimenti istituzionali che oggi popolano la galassia delle ‘autorità' per dare finalmente vita a un serio programma di razionalizzazione ed efficienza dei trasporti, favorire le sinergie tra i vari servizi coinvolti nella realizzazione degli eventi, facilitare l'accessibilità al nostro paese da parte di operatori provenienti dai paesi in grande crescita economica. E' inoltre necessario favorire e sostenere la nascita di Convention Bureau territoriali, gli unici organismi che consentono di creare una rete sinergica tra operatori, servizi e istituzioni locali".
Per questo motivo, Federcongressi&eventi ha elaborato – e presentato al Tavolo a cui partecipa insieme a Enit, Regioni e le altre associazioni di categoria – il Documento programmatico sul rilancio della meeting industry italiana.
"Abbiamo lavorato sulla ridefinizione dei criteri di classificazione dell'offerta congressuale – ha spiegato Buscema – e abbiamo fatto proposte sulla formazione e sul rilancio dell'Osservatorio congressuale. Riteniamo necessario – ha aggiunto – che l'Italia congressuale, oltre all'Enit, che ricopre il ruolo di Destination Marketing Organization e come tale gestisce e promuove la destinazione-Paese, torni a disporre di un Convention bureau nazionale in grado di commercializzare l'offerta Mice. La struttura, secondo la nostra proposta, dovrebbe essere costituita da un'aggregazione di operatori privati promossa da tutte le associazioni imprenditoriali, aperta a ogni attore della meeting industry. L'organismo si dovrà dotare di un modello organizzativo flessibile, nuovo ed estremamente operativo, che agirà in stretto coordinamento con (e con la legittimazione di) Enit e nel rispetto delle linee guida dettate dal Comitato di Coordinamento. Dovrà esserci – ha concluso – la massima collaborazione e interazione fra questo convention bureau e i convention bureau territoriali".