Addio a Bolkestein, padre della direttiva odiata da balneari e taxi
19 Febbraio 2025, 11:24
Si è spento a 91 anni l’ex Commissario europeo ai tempi di Romano Prodi, padre della contestatissima direttiva che ha rivoluzionato il mercato interno dell’Ue aprendo la strada alla liberalizzazione dei servizi. Malato da tempo, l’ex politico olandese è morto nei Paesi Bassi, paese di cui era originario. La direttiva che prese il suo nome venne presentata da Bruxelles nel febbraio 2004 e approvata nel 2006.
Concepita per facilitare la circolazione di servizi all’interno dell’Unione europea, far crescere la competitività e il dinamismo in Europa e rispettare i criteri della Strategia di Lisbona, divenne immediatamente uno dei provvedimenti di Bruxelles tra i più controversi nella storia dell’Unione europea, bersaglio di fortissime critiche soprattutto in Italia da parte di alcune categorie di lavoratori italiani, su tutti i balneari, gli ambulanti e i taxisti. A loro giudizio ha provocato dumping sociale, stimolando una corsa al ribasso su tutele sociali, diritti dei lavoratori e il livello delle retribuzioni. Una direttiva che nel corso degli anni, per le forze politiche più euroscettiche, è diventata anche il simbolo di una Unione guidata da burocrati, mercantilistica, totalmente distante, anzi nemica dei bisogni materiali dei lavoratori europei.
Nel 2018, intervenendo a un convegno alla Camera dei deputati a Roma, ricorda MondoBalneare.com Frits Bolkestein affermò che nel suo concepimento originale della direttiva, le concessioni balneari non avrebbero dovuto rientrare “poiché si tratta di beni e non di servizi”. Tuttavia, precisò l’ex commissario subito dopo, le sue affermazioni non avevano nessun valore giuridico, poiché la direttiva che porta il suo nome è stata cambiata e votata dalla successiva commissione (è stata infatti approvata nel 2006) e la sua applicazione in Italia ha comportato che rientrassero anche le concessioni balneari.
Appena saputa la notizia della morte dell’ex Commissario olandese, le associazioni di categoria italiane dei balnerai hanno diffuso una nota per esprimere il loro sincero cordoglio, sostenendo che quel provvedimento è stato “strumentalizzato a favore degli interessi di chi vuole favorire grandi multinazionali e investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy”.
“Mi dispiace per la scomparsa di Frits Bolkestein. Il suo nome è stato strumentalizzato da chi ha voluto attaccare categorie come balneari, guide turistiche e ambulanti. Modificare quella direttiva per renderla più coerente con il suo pensiero sarebbe l’omaggio migliore da fare alla sua memoria”, ha invece commentato il vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Turismo della Lega, Gian Marco Centinaio.