"Abbiamo incontrato sia le categorie sia i parlamentari dei territori interessati, bisogna arrivare a una soluzione di attenzione ai problemi degli operatori". Così il ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha fatto il punto sulla vertenza dei balneari, preoccupati per la messa all'asta delle spiagge prevista dalla direttiva europea Bolkestein, in vigore l'1 gennaio 2016. "Sappiamo che il balneare è uno degli asset più importanti per il nostro turismo – ha aggiunto – e non vogliamo fare nulla che danneggi questo tipo di turismo né che danneggi gli operatori. Anzi, vogliamo fare una norma che consenta di aumentare gli investimenti". E a chi gli chiedeva se il governo convocherà il tavolo sulla legge delega chiesto da tempo dalle categorie e nei giorni scorsi dagli assessori regionali al Turismo, ha riposto: "prima di fare la legge consulteremo tutti. Non è che c'é bisogno di fare tavoli".
Affermazione a cui ha prontamente replicato Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib). "Dall'incontro del 23 febbraio – ha sottolineato – avevamo compreso che era stato costituito un tavolo tecnico per affrontare e condividere anche con le Regioni le soluzioni ai problemi della categoria. Se così non fosse va bene lo stesso, l'importante per noi è arrivare ad un risultato che ci soddisfi. Voglio però ricordare che l'unico sistema che potrà dare impulso agli investimenti cui giustamente è molto interessato il ministro, é quello di restituire agli imprenditori balneari la dignità d'impresa e la certezza della propria attività che la Direttiva Servizi ci ha tolto".