domenica, 22 Dicembre 2024

Bocca: agli alberghi servono esperti di marketing turistico digitale

Formazione e rispetto delle regole. Sono le parole chiave del messaggio del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca nel suo intervento al convegno “Dal locale al globale: innovazioni, tendenze e strategie nel turismo”, promosso da Civita e dall’Associazione per l’Economia della Cultura, in merito ai grandi cambiamenti provocati anche dalla rivoluzione digitale nel settore turistico che ne ha modificato il rapporto fra domanda e offerta.

“La rivoluzione digitale – dice Bocca – ha stravolto le regole del mercato turistico ma va gestito perché altrimenti si rischia di farsi molto male. Gli alberghi speravano che con l’avvento di internet si abbassassero ad esempio le commissioni di intermediazione e invece siamo passati dal 10% delle agenzie al 20% di Booking & Co. I clienti non sanno che se prenotassero direttamente con noi avrebbero delle condizioni di favore perché non dovremmo pagare più quelle alte cifre di commissioni. I clienti non sanno tutto questo ed è per questo che gli alberghi dovrebbero dotarsi di esperti di marketing turistico digitale, figure che non si trovano proprio. Ed è per questo che mi rivolgo sia ai giovani sia alle associazioni di categoria che devono fare accordi con le università. In Italia abbiamo problemi con le scuole alberghiere”.

L’altra questione che sta molto a cuore al presidente degli albergatori è la battaglia per la legalità: “Succede solo in Italia: se sono ufficiale vengo massacrato dal fisco e dallo Stato con tasse, balzelli, autorizzazioni, licenze etc. Se sono abusivo invece continuo a vivere tranquillo nella mia abusività. Questo è un sistema che non può più andare avanti. L’Italia è il 5/o Paese al mondo come presenze ma di quali presenze parliamo? quelle ufficiali oppure quelle reali che comprendono anche gli abusivi? In Italia il sommerso sulla recettività ha numeri pazzeschi. Ad agosto c’erano 325 mila alloggi su Airbnb dei quali meno di 100 mila sono ufficiali. E non è un discorso alberghi contro altro tipo di ricettività. E’ una battaglia onesti contro disonesti, con noi ci sono anche le associazioni di B&B che pagano le tasse…”.

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