venerdì, 3 Maggio 2024

Body scanner: prossima tappa le stazioni ferroviarie

L’annuncio di Maroni: rischio terrorismo ancora alto in Italia

Dopo gli aeroporti, i body scanner (nel video nella home page di www.travelnostop.com viene spiegato come funzionano) potrebbero sbarcare anche nelle stazioni dei treni. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha sottolineato come il "rischio terrorismo in Italia sia sempre molto alto". In un primo tempo verranno installati in tutti gli scali, al momento sono presenti a Fiumicino, Malpensa e Venezia, e solo dopo nelle stazioni ferroviarie. “A fine luglio, finita la sperimentazione nei tre aeroporti – ha detto Maroni – credo che  installeremo i dispositivi in tutti gli aeroporti italiani e in tutti i luoghi dove c'é il rischio di incidenti, in primo luogo le stazioni ferroviarie".

I body scanner sperimentali sono stati introdotti a Fiumicino il 5 marzo scorso, a Malpensa il 15 marzo e, infine, il 26 marzo al 'Marco Polo' di Venezia. Inizialmente si parlò di 4-6 settimane di sperimentazione prima di acquistare le costose apparecchiature (150mila euro ciascuna) in grado di individuare armi e oggetti pericolosi addosso ai passeggeri. Ma i tempi sono poi slittati ed il Comitato interministeriale (Interno, Trasporti, Salute) che deve fare una valutazione sulla funzionalità di queste macchine deve ancora riunirsi. Nelle settimane scorse, il presidente dell'Enac Vito Riggio spiegò che "il problema è capire se i body scanner fanno perdere troppo tempo agli imbarchi dei passeggeri. Al momento pare proprio di sì. Bisogna allora modificare l'algoritmo che regola i computer che li gestiscono".

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