martedì, 12 Novembre 2024

Boldrini: il turista sia considerato cittadino ‘temporaneo’

"Dobbiamo dare l'esempio concreto di una cultura dell'accoglienza come nostro valore, che sia integrale, a 360 gradi e sappia misurarsi con la sfida della globalizzazione che porta con sé maggiori opportunità di circolazione delle persone e non soltanto di merci, capitali ed informazione. E non possiamo allo stesso modo, senza una insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo a volte inaccettabile i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate". Lo ha affermato la presidente della Camera Laura Boldrini durante la presentazione del Rapporto 2014 di Italiadecide 'Il Grand Tour del XXI secolo. L'Italia e i suoi Territori'.   
"Il titolo dato al rapporto di quest'anno – ha aggiunto Boldrini – è evocativo perché richiama una grande tradizione del nostro passato. Quella tradizione che ha portato tante persone di ogni parte del mondo a considerare il viaggio in Italia non solo una piacevole vacanza, ma un momento indispensabile della loro formazione culturale e civile. Credo che soltanto continuando a soddisfare anche oggi questo bisogno "alto" di cultura e di bellezza, riusciremo a corrispondere alle attese di chi sceglie il nostro paese come meta".
Boldrini ha anche fornito alcuni numeri: i turisti nel mondo, che ad oggi ammontano a 900 milioni, diventeranno 1,8 miliardi nel 2030, "un numero gigantesco che solleverà il tema di come gestire masse enormi di persone sempre negli stessi luoghi". Di qui la necessità di ampliare l'offerta, puntando su mete alternative e sulle cosiddette "città minori".
"E per fortuna – ha osservato – da questo punto di vista, l'Italia ha tante risorse ancora da esplorare. Dobbiamo fare uscire alla luce del sole queste ricchezze nascoste, farle conoscere ad apprezzare da chi viene in Italia per la prima volta come da chi ci ritorna desideroso di ripetere ed approfondire l'esperienza. Penso, in conclusione, che potremo imprimere un vero salto di qualità alle nostre politiche per il turismo solo se riusciremo a considerare sempre di più il turista non solo come uno straniero di passaggio e una potenziale fonte di guadagno – ha concluso – ma come un cittadino ‘temporaneo' al quale garantire servizi e diritti paragonabili a quelli di tutti gli altri cittadini".

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