venerdì, 29 Marzo 2024

Caro vacanze per gli italiani: rincari dai biglietti aerei ai pacchetti turistici

E’ un’estate salata quella che aspetta gli italiani. Lo confermano le associazioni dei consumatori. Secondo il Codacons, andare in vacanza costerà in media l’11% in più rispetto al 2020, e per una villeggiatura la spesa procapite aumenterà di circa 98 euro tra spostamenti, alloggi e servizi. Dagli spostamenti in auto, treno o aereo, ai soggiorni presso strutture ricettive, passando per l’affitto di ombrelloni, sdraio e lettini e alle consumazioni presso bar e ristoranti, “tutto questa estata costa di più – scrive l’associazione – Con le riaperture gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi”.

Nel dettaglio l’indagine del Codacons registra incrementi per i trasporti e in particolare per l’automobile (+16% rispetto al 2020 a causa dei rincari di benzina e gasolio, che portano un pieno a costare oggi oltre 11 euro in più rispetto allo scorso anno) per i treni (le tariffe non hanno subito incrementi, ma la riduzione della capienza massima a bordo ha portato ad una limitazione di sconti, offerte e promozioni rivolte ai passeggeri), per gli aerei (tariffe base degli aerei sono rimaste invariate, ma sono cresciuti i costi di tutti gli altri servizi connessi ai voli).

Rincari anche negli stabilimenti balneari: secondo il Codacons in tutta Italia si registrano incrementi medi del +5% per l’affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio, con punte del +40% in Costiera Amalfitana. Aumentati nei lidi anche i costi delle consumazioni, dei pasti e degli aperitivi, nell’ordine del +10%; E ancora sarebbero cresciuti i prezzi delle strutture ricettive, da hotel a B&B, resort, case vacanza. Cresciuti infine i prezzi nei bar e nei ristoranti dove – sempre secondo il Codacons – pranzare o cenare costa in media tra il +5% e il +10%.

Dello stesso aavviso anche l’Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei prodotti più rincarati nel mese di giugno. Rispetto a maggio, i voli nazionali, in un solo mese segnano un aumento del 19,7%, collocandosi al primo posto della top ten. Al secondo posto villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili con un rialzo del 16,9%. Sul gradino più basso del podio i voli internazionali saliti del 10% sul mese precedente. Non si salva nemmeno chi vuole noleggiare un’auto o vuole affittare un posto auto nel luogo di villeggiatura: dovrà pagare il 6,3% in più rispetto a un mese fa. In quinta posizione il pacchetto turistico: quelli nazionali saranno più cari del 4,5%. Seguono il trasporto marittimo (+2,9%), i pacchetti vacanza internazionali (+2,5%), i musei, parchi e giardini (+1,8%), il trasporto ferroviario passeggeri (+1,1%), mentre chiudono la graduatoria i servizi ricreativi e sportivi che includono anche la voce stabilimenti balneari (parchi di divertimento, piscine, palestre, stabilimenti balneari, impianti sportivi) con un +0,9% (9 volte l’inflazione mensile, pari allo 0,1%). Quanto ai pacchetti vacanza nazionali, rispetto a un anno fa segnano un rialzo del 9,7%. In su anche i prezzi di musei, parchi e giardini con un balzo su base annua del 9,1%. In quinta posizione l’affitto garage e il noleggio dei mezzi di trasporto (+6%), poi il trasporto ferroviario passeggeri (+5,9%). E ancora, i Villaggi vacanze, campeggi (+4,5%), all’ottavo posto fast food e servizi ristorazione take away (+2,6%). Chiudono la classifica il trasporto marittimo (+2,2%) e, in decima posizione, i ristoranti con un aumento dell’1,9%.

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