martedì, 19 Novembre 2024

Centinaio: al lavoro su legge enoturismo e promozione export Italia

“L’idea da cui partiamo è una legge sull’enoturismo che sia più efficace possibile”: lo ha detto il ministro per le Politiche agricole e forestali e per il turismo, Gian Marco Centinaio, parlando a Veronafiere nel corso della 5/a edizione di ‘wine2wine’. Centinaio ha sottolineato che questo potrà avvenire “attraverso la collaborazione con le regioni a cui il è delegato il turismo e anche con i Consorzi”.

“Tanti tour operator, soprattutto stranieri – ha spiegato il ministro – ci stanno chiedendo la possibilità di avere dei percorsi del vino, di ragionare con interlocutori che diano gli input sui territori. Ragionando su percorsi turistici destagionalizzati, non son solo mare, montagna, estate, Pasqua, Ferragosto”.

“Il vino è sicuramente il settore trainante del nostro agrifood, sia a livello nazionale che internazionale. Io arrivo dal turismo – ha aggiunto – molto spesso quando un turista o un potenziale consumatore vuole venire nel nostro Paese anche per motivi enogastronomici, non viene per il formaggio, il prosciutto o solamente per la pasta: una delle scelte principali è il vino. Per questo l’utilizzo del vino come motore trainante del made in Italy e del nostro turismo può essere davvero la forza in più per il nostro Paese”.

“Ho già avuto occasione di parlare con altri interlocutori, proprio a Verona, in occasione dell’Assemblea mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero, sia per la promozione dei nostri prodotti e penso all’agroalimentare, sia al turismo. Possiamo abbinarli”, ha quindi detto il ministro. “Ci stiamo proponendo in giro per il mondo non nel migliore dei modi”, ha osservato Centinaio, spiegando che “noi per il business ci confrontiamo con realtà che hanno al massimo due o tre interlocutori; quando ti trovi davanti un interlocutore che ha le fiere, l’Ice, l’Enit, le Camere di commercio, le Camere di commercio estere, le Regioni, i Comuni, i Consorzi, se potessero anche le province. E poi i privati, che vanno per i fatti loro”.

 

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