La giornata di festa per celebrare il 17 marzo l'Unità d' Italia divide l'opinione pubblica, le parti sociali ma anche il governo. Dopo l'appello lanciato la scorsa settimana dalla Confindustria per evitare che la celebrazione diventi l'occasione per un aggravio di costi per le imprese e per una perdita di preziose ore di lavoro, ora è la volta del ministro della Semplificazione, il leghista Roberto Calderoli, che critica la scelta di indire una giornata di festività, auspicando che gli uffici pubblici possano rimanere aperti. Ma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa taglia corto: il 17 marzo non si lavora "è una decisione già presa, e non sempre è necessario che tutti siano d'accordo". Dello stesso avviso anche il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani: "i 150 anni dall'unità d'Italia si festeggiano solo quest'anno, mi sembra che per una volta si possa festeggiare senza andare a lavorare" dice Romani che aggiunge: il primo maggio cade di domenica e il 25 aprile è Pasquetta "se c'é solo questo di ponte allora festeggiamo".