Punta a mettere ordine tra le numerose e a volte contraddittorie analisi statistiche nel turismo il nuovo superindice che Confturismo-Confcommercio ha presentato oggi in Bit. Questo nuovo ed innovativo strumento potrà essere utilizzato sia a livello nazionale, sia dalle singole regioni, dalle aziende e dai policy makers e permetterà a tutti di decidere con maggiore consapevolezza dove investire e cosa attendersi dai flussi turistici. Il nuovo superindice prenderà in analisi tutte le banche dati esistenti, tutte le statistiche attuali rafforzandole e relazionandole con altre fonti e con gli strumenti più moderni, ad esempio della web analysis. A novembre, in occasione di BIZ Travel Forum, verranno analizzati i primi risultati di questo nuovo strumento.
“Quest’idea di un nuovo indice previsionale è il risultato di una riflessione, la risposta ad un interrogativo su come riuscire a far crescere il turismo in Italia?– ha detto Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio – I dati sul turismo sono certamente utili, ma sempre frammentati, spezzettati, incompleti e difficilmente conciliabili fra loro. Molte istituzioni lavorano con competenza per rilevarli, senza contare le diverse università italiane che si dedicano a studi su questo settore; manca però uno strumento univoco e trasversale che permetta alle persone di capire i trend e i mega-trend del turismo in modo che possano comprendere. Non basta uno strumento, serve un meta-strumento”.
Ecco quindi la nascita del superindice che potrà essere utilizzato come una bussola per orientarsi nel cercare modelli di sviluppo, come ha spiegato Andrea Giuricin, professore dell’Università Bicocca di Milano e curatore del nuovo indicatore di Confturismo: “il settore del turismo ha indubbiamente un problema di statistiche. La creazione del superindice ha l’obiettivo non solo di supplire a questa mancanza a cui il nuovo Governo sta lavorando, ma soprattutto di avere uno strumento statistico per le aziende e il policy maker nel prendere decisioni di investimento. L’indice è predittivo e servirà a comprendere il “dove” e il “quanto” dei flussi turistici in Italia per poter anticipare interventi che Stato e privati devono e possono fare. Il superindice è creato dapprima a livello nazionale e successivamente verrà sviluppato anche a livello macro regionale e regionale”.