venerdì, 20 Dicembre 2024

Controlli in 834 campeggi e agriturismi: illeciti nel 14% dei casi

Più di 800 tra campeggi, agriturismo e rifugi in tutta Italia sono stati passati al setaccio dal Corpo forestale dello Stato; e in poco meno del 14% sono stati riscontrati illeciti, che hanno portato a cinque sequestri tra penali e amministrativi e in un caso alla chiusura di un’intera struttura recettiva. E’ questo l’esito di una campagna nazionale di controlli condotta a inizio estate e mirata soprattutto a quelle strutture non collegate alla rete fognaria e situate in aree prospicienti mare, laghi e fiumi. Obiettivo: verificare se le acque scaricate sono correttamente depurate.    

Riscontrati prevalentemente illeciti amministrativi (81,5%), il 90% dei quali per mancato rispetto delle procedure sulle autorizzazioni agli scarichi di acque domestiche. Le violazioni di natura penale accertate sono state il 18,5%: il 57%  per la gestione dei rifiuti, il 23,8% per inosservanze in materia urbanistica o sui vincoli paesaggistici, il 9.5% per il mancato rispetto delle norme sulla tutela delle risorse idriche, il 4,8% per reati riguardanti la normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari.   

Per quanto riguarda la gestione dei reflui, dai controlli è risultato che a livello nazionale circa il 41% delle strutture provvede attraverso l’allaccio diretto alla fognatura pubblica (il 60%, nelle regioni del nord Italia). Seguono a breve distanza le fosse imhoff (40%) che risultano la seconda soluzione scelta dai gestori. I depuratori privati o consortili risultano pari a circa il 6% a livello nazionale.     

 

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