Dalla proroga dei dehors alle sanzioni per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore dei taxi ed Ncc, ecco alcuni degli ambiti di intervento del disegno di legge annuale sulla concorrenza approvato dal consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda i dehors, entro un anno dall’entrata in vigore della legge è prevista l’emanazione di un decreto legislativo, su proposta del Mimit per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi di spazi e aree pubbliche di interesse culturale e paesaggistico per l’installazione di strutture amovibili. Si prevede, inoltre, che i Comuni adeguino i propri Regolamenti per garantire, in particolare, adeguate zone per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria in caso di occupazione di marciapiedi. Fino al 31 dicembre 2025, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, vengono prorogate le norme del 2020 connesse alla pandemia di Covid.
La proroga (per un anno, in attesa dellem norme di riordino del settore) dei dehors, incassa il plauso delle sigle di categoria mentre le associazioni dei consumatori minacciano ricorsi. “Con il ddl – commenta il ministro delle Imprese Adolfo Urso – compiamo un altro significativo passo nella giusta direzione, a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori”.
D’accordo la ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “l’ulteriore proroga delle autorizzazioni di suolo pubblico per i pubblici esercizi rappresenta un chiaro segnale della volontà del governo di rendere strutturali i provvedimenti per la filiera turistica, in particolare per il settore della ristorazione, di vitale importanza per l’intero comparto. L’intenzione dell’esecutivo è quella di non adottare soluzioni temporanee, ma di concentrarsi sull’obiettivo a lungo termine per rendere stabili, sostenibili e sempre più competitive le attività dei pubblici esercizi”.
Sullo stesso piano le posizioni di Fipe e Fiepet. “Da tempo chiediamo una norma strutturale per regolare tavolini e spazi di ristorazione all’aperto, una richiesta che finalmente è stata accolta. Apprezziamo anche la previsione di una fase ‘transitoria’, assolutamente necessaria per permettere alle imprese della ristorazione un passaggio senza strappi”, commenta Giancarlo Banchieri, peresidente di Fiepet Confesercenti che aggiunge: “oggi, tavoli e posti all’aperto aumentano l’attrattività delle nostre strade e piazze, permettono di affrontare in modo sostenibile i picchi di calore – sempre più frequenti – e sono anche un argine efficace alle attività di somministrazione abusive nelle strade e quindi alla malamovida. Soprattutto, incontrano il favore dei consumatori che hanno sposato la rivoluzione della modalità di consumo e ne usufruirebbero anche di inverno”.
“Come Fipe esprimiamo il nostro apprezzamento per il provvedimento sui dehors. La semplificazione delle procedure non significa improvvisazione ma è il giusto presupposto per dare agli imprenditori la certezza che gli investimenti effettuati per creare spazi rispettosi del contesto urbano abbiano una prospettiva certa e duratura”, aggiunge il presidente Lino Enrico Stoppani. “Un dehor con questi criteri – prosegue – non solo migliora nel suo complesso la qualità della vita di cittadini e turisti, ma anche l’attrattività stessa delle città. Per questi obiettivi la semplificazione da sola non basta. È necessaria una solida azione di contrasto ad ogni forma di abusivismo che contempli anche la sospensione delle autorizzazioni in caso di violazioni dei criteri stabiliti”.
Inoltre, per fronteggiare il grave fenomeno dell’abusivismo nel settore del trasporto pubblico non di linea, quindi di taxi e Ncc, si prevede l’applicazione di sanzioni in caso di mancata iscrizione al registro, che vanno dalla sospensione alla revoca dal ruolo dei conducenti. I Comuni potranno accedere al registro verificando la veridicità dei dati e comunicare al Ministero dei Trasporti i dati relativi agli eventuali provvedimenti di revoca o sospensione adottati. Ciò consentirà anche una ricognizione del numero delle licenze e delle autorizzazioni per ciascun Comune. Vengono inoltre razionalizzate e allineate le sanzioni in materia.
Ma il Codacons boccia senza appello le misure contenute nel Ddl concorrenza varato oggi dal Governo, provvedimenti che da un lato non determineranno vantaggi ai consumatori, dall’altro arrecheranno un danno alla collettività. La misura più contestata dal Codacons è quella sulla liberalizzazione dei dehors: “Si tratta di un enorme regalo alla lobby dei ristoratori e di uno stupro ai danni dei centri storici delle città italiane – spiega il presidente Carlo Rienzi – Terminata da tempo l’emergenza Covid, non esistono più ragioni per concedere suoli pubblici a bar e ristoranti invadendo strade e piazze con pedane, tavolini e ombrelloni, che deturpano le città e privano utenti e turisti di spazi essenziali”.