sabato, 23 Novembre 2024

Sicilia e Sardegna e quel miraggio chiamato destagionalizzazione

Parola d’ordine: destagionalizzare il turismo per rilanciare l’economia italiana. Questo il tema principale del confronto che si svolgerà domani, martedì 28 maggio, a Porto Cervo, in occasione del Forum del lusso possibile, organizzato dagli Agenti marittimi italiani e giunto alla sua quinta edizione.

Durante il Forum verranno evidenziati dati clamorosi sulle potenzialità inespresse del turismo made in Italy. I turisti stranieri hanno speso in Sardegna nel trimestre luglio-settembre 465 milioni di euro contro i 793 lasciati in Sicilia e gli 833 in Liguria, regione quest’ultima che riesce a mantenere un trend alto anche negli altri periodi dell’anno (540mln nel secondo trimestre e 408 fra ottobre e dicembre). Le isole maggiori, invece, pagano un prezzo altissimo al “mostro” della stagionalizzazione.

La Sardegna dimezza il suo fatturato estero fra aprile e giugno e scompare quasi di scena fra ottobre e dicembre con solo 92mln di spesa da parte turisti esteri. La Sicilia riduce di un terzo il suo income internazionale nel secondo trimestre dell’anno e riesce a fatturare 365 mln fra ottobre e dicembre. I numeri contenuti nel rapporto di Bankitalia diventano ancora più sbilanciati se si prende in considerazione l’intero fatturato turistico, compresi gli italiani.

Partendo da questi dati, nonché da quelli relativi alla spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia (41 miliardi nel 2018) e dei vacanzieri italiani, gli Agenti marittimi, attraverso Federagenti yacht, hanno preparato una proiezione-choc: l’incidenza del settore turistico sul Pil potrebbe, con uno sforzo di destagionalizzazione, passare dal 5 al 6,7% nel giro di due anni con una crescita record dell’occupazione dal 6 al 9%. Come? Le risposte emergeranno dal Forum che evidenzierà la necessità di specializzare l’offerta specie in aree turistiche particolari quali sono le isole: basti pensare che il solo il turismo wellness garantisce in Europa 500.000 posti di lavoro e 20 miliardi di fatturato. O che ad esempio il richiamo dato da film o spot ambientati in località turistiche determina la scelta di vacanza di oltre 40 milioni di turisti nel mondo.

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