Chi vende biglietti aerei su internet non può includere automaticamente nel prezzo finale del volo anche un servizio opzionale come l'assicurazione sull'annullamento del viaggio aereo: lo ha stabilito la Corte Ue precisando che dare al cliente la possibilità di escludere l'assicurazione 'ex post', ovvero dopo aver formulato il costo totale del biglietto (il cosiddetto pot-out), viola le norme Ue sulla trasparenza dei prezzi dei servizi aerei e per la tutela dei consumatori.
Pronunciandosi sulla causa intentata da un'associazione tedesca di tutela dei consumatori alla società ebookers.com Deutschland, la Corte di giustizia Ue ha innanzitutto osservato che i venditori di biglietti aerei hanno l'obbligo di indicare in qualsiasi momento della procedura d'acquisto il prezzo definitivo, ovvero la tariffa relativa alla tratta aerea nonché le tasse, i diritti e i supplementi "indispensabili" al volo stesso.
Ma la Corte ha ricordato anche che i supplementi "opzionali", come appunto l'assicurazione sulla cancellazione del volo – offerta da una società indipendente dalla compagnia aerea – devono essere indicati a parte e prevedere una procedura di "esplicita accettazione" (opt-in). Ricorrere invece a una procedura da seguire per rifiutare l'assicurazione sull'annullamento già automaticamente inclusa nel prezzo finale (opt-out) costituisce una sostanziale violazione delle norme adottate a livello europeo. Disposizioni che hanno il preciso scopo, sottolinea ancora la Corte, di impedire che il cliente sia indotto ad acquistare servizi complementari non indispensabili al volo a meno che non scelga espressamente di comprarli e quindi di pagare il relativo supplemento.