venerdì, 3 Maggio 2024

Egitto, 12 turisti uccisi per errore in blitz anti-Isis, erano in zona vietata?

Caos in Egitto dove le forze di sicurezza hanno ucciso per errore 12 persone, tra cui alcuni turisti stranieri e loro guide, durante una operazione antiterrorismo. I turisti stavano viaggiando su quattro autobus entrati nella “zona proibita” del Wahat, nel deserto occidentale, secondo quanto riporta il ministero del Turismo egiziano ma l’agenzia che organizzava il tour nega.

“Una operazione congiunta di polizia ed esercito – precisa una nota del ministero dell’Interno egiziano citato dal quotidiano Ahram online – era sulle tracce di elementi terroristici nel deserto occidentale, nell’area di Al-Wahat, quando si sono imbattuti per errore con quattro fuoristrada appartenenti a dei turisti in viaggio in una zona proibita”.

L’agenzia turistica che aveva organizzato il tour – ha riferito una portavoce del ministero egiziano del turismo – “non aveva permessi e non aveva informato le autorità”, mentre per ogni escursione alla zona di Farafra è richiesta una specifica autorizzazione. “Non dovevano essere lì”, ha aggiunto la fonte, senza fornire ulteriori dettagli sulle circostanze dell’attacco.

“Mentre stavano cenando, tre aerei da combattimento dell’esercito hanno cominciato a sparare e lanciare missili sui veicoli. Erano completamente carbonizzati. Alcuni hanno cercato di scappare ma i militari li hanno inseguiti aprendo il fuoco su chiunque fuggisse” ha raccontato al El Mundo una fonte del tour operator dei turisti uccisi in Egitto. Secondo il dipendente della società organizzatrice, che ha richiesto l’anonimato, la maggioranza dei turisti proveniva dal Cile.

Il gruppo “stava viaggiando seguendo un consueto itinerario che va dal Cairo all’oasi di Bahariya (a 350 km a sudest della capitale egiziana). Dovevano passare la notte in un hotel di Bahariya, ma si sono fermati 100 km prima dell’oasi”. Durante la sosta, i turisti sono scesi dai 4 suv per la cena.    La società nega che si trattasse di una zona proibita ai civili e che si trovassero in un’area di attività terroristiche. “E’ l’area dove spesso facciamo brevi soste prima di andare a Bahariya. Non è vietata come è stato detto”, ha aggiunto la fonte, secondo la quale solo due degli autisti e guide egiziani sono sopravvissuti all’attacco, uno dei quali è in condizioni critiche.

Ma il portavoce del ministero del Turismo egiziano, Rasha el Azaizi, ribadisce che i turisti stavano viaggiando in auto senza licenza, e che nessun tour era stato autorizzato nell’area dagli organi competenti. Il ministero ha costituito una sala operativa per seguire gli sviluppi e ha aperto un’inchiesta. Saranno intraprese azioni legali contro la compagnia turistica che ha organizzato il tour.

Secondo fonti egiziane “almeno 7 turisti messicani sono rimasti uccisi” e fra i feriti c’è una americana. 

 

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