Nonostante il dietrofront sullo sciopero dei controllori di volo dell’ultimo minuto, ieri è stata una giornata di passione per i viaggiatori che dovevano volare in Francia con migliaia di voli annullati, aerei inchiodati a terra e passeggeri costretti a rinunciare agli spostamenti programmati e pagati in anticipo anche da molto tempo.
L’annuncio di un accordo raggiunto in extremis da parte del principale sindacato della categoria, Sncta (vedi news) aveva lasciato sperare in un miglioramento della situazione, che però non c’è stato, dal momento che era ormai troppo tardi per evitare i disagi. Peraltro, gli altri 3 sindacati dei controllori, hanno mantenuto la loro decisione di astenersi dal lavoro. Il risultato è stata la cancellazione di molti voli a corto e medio raggio in una settimana di vacanze scolastiche in Francia.
Secondo la Direzione dell’aviazione civile, soltanto 2.300 voli su 5.200 che rappresenta la media quotidiana in arrivo e in partenza dagli aeroporti francesi, è stato confermato. Si tratta di cancellazioni di un’ampiezza senza precedenti “negli ultimi 20 anni” secondo il responsabile degli aeroporti di Parigi, Augustin de Romanet. La protesta è indirizzata contro le misure previste dalla riforma dei lavoratori del settore dell’aviazione, ma i sindacati chiedono anche il 25% di aumento delle remunerazioni in 5 anni.