“L’obiettivo del mio ministero è allargare l’offerta turistica nel tempo e nello spazio: non si va in vacanza solo in agosto, e non si va solo nei grandi attrattori. A gennaio siamo il Paese più cliccato del mondo, ma a dicembre, a consuntivo, non siamo i primi. Possiamo migliorare e c’è chi con fondamentali peggiori dei nostri ci supera, perché sono più organizzati, formati e riescono a vendere meglio il prodotto. Quindi serve una sana organizzazione”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, tirando le conclusioni del convegno “Pisa e il turismo: strategie per la ripartenza” promosso dal Comune toscano.
“Qualche esempio? – ha aggiunto Garavaglia – L’Italia, principale Paese per l’enogastronomia, non ha un piano strategico in questo settore, mentre ce l’hanno anche il Camerun e la Giamaica. Dobbiamo mappare le opportunità, individuare gli obiettivi, decidere le strategie di promozione per i nostri prodotti e delineare un’organizzazione. Al ministero ci stiamo lavorando”.
“Gli operatori turistici hanno capito che è cambiato tutto dopo il Covid e che il modello del turismo mordi e fuggi e delle città Disneyland è ormai superato perché avremo un turismo diverso, che sceglie l’aria aperta e un tempo più lento di visita. E siccome lo hanno capito gli operatori lo capiranno anche i turisti. Dobbiamo insistere – ha concluso Garavaglia – su una pianificazione mirata sia rivolta al mercato estero, ora che i flussi, anche con gli Stati Uniti, stanno riprendendo ma anche aumentando la conoscenza sulle del nostro Paese e sulla possibilità di effettuare anche soggiorni più prolungati nelle diverse città, borghi e località italiane”.