“Al Consiglio dei ministri ho chiesto da subito di dare una prospettiva, perché servono date per organizzarsi. Abbiamo avuto vera ripartenza del turismo internazionale quando il premier Mario Draghi ha annunciato, al termine del G20, che avremmo aperto ai voli internazionali da metà maggio. Un segnale potentissimo, visto che l’anno scorso abbiamo perso 28 miliardi di euro, non avendo il turismo internazionale”. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a Imperia per gli Stati generali del Turismo.
Nel parlare di ristorazione Garavaglia afferma: “E’ evidente che dobbiamo ripartire anche al chiuso, magari con il 50% all’inizio, ma non possiamo rimanere in questa situazione di stallo. Così come, anche nell’ottica delle prenotazioni, deve darsi la prospettiva che il coprifuoco ha i giorni contati”. Sugli investimenti e su come aiutare la filiera alberghiera a ripartire il ministro avverte: “Bisogna investire sul personale e sulla decontribuzione. E necessario non disperdere il patrimonio di professionalità e consentire di rientrare dalla cassa integrazione, con una saggia e opportuna e mi auguro anche abbastanza lunga decontribuzione, per dare una spinta e un aiuto concreto alle aziende a ripartire. Più che dare ristori, agli imprenditori è meglio non chiedere soldi”.
Inoltre Garavaglia auspica “una fascia di trenta chilometri a cavallo del confine tra Italia e Francia di Ventimiglia nella quale si possa circolare senza dover presentare tamponi all’ingresso”, per far fronte ai problemi alla circolazione al confine Italia-Francia dovuti ai controlli per la pandemia.