sabato, 20 Aprile 2024

Indagati sovrintendente Firenze e Paolucci dei Musei Vaticani

I viaggi all’estero delle opere d’arte sono costati un’indagine per abuso di ufficio al sovrintendente al polo museale fiorentino, Cristina Acidini, e al suo predecessore, l’attuale direttore dei musei Vaticani Antonio Paolucci, che è stato anche ministro ai Beni culturali nel governo Dini.

L’inchiesta verte su una convenzione stipulata nel 2006 dalla sovrintendenza fiorentina con la compagnia Axa-art, per la copertura assicurativa di statue e quadri in caso di prestiti per mostre o esposizioni fuori dall’Italia. La convenzione era stata firmata da Paolucci poco prima del suo passaggio da Firenze a Roma, ed è poi stata confermata dalla sovrintendente Acidini. Oltre a loro sono indagati un agente dell’assicurazione Axa-art e il segretario del sovrintendente (in carica sia con Paolucci sia con Acidini), Marco Fossi.

Secondo gli investigatori, i due sovrintendenti avrebbero violato le norme europee che prevedono, per la scelta della compagnia assicurativa, il ricorso alla gara, quanto l’ammontare della polizza assicurativa superi i 50 mila euro.   

Nel frattempo, Acidini ha diffuso una nota per comunicare le sue dimissioni. “Le ho presentate al ministero il 5 settembre”, ha specificato, per sottolineare che non sono state la conseguenza dell’inchiesta. La scelta, sostiene la sovrintendente, era già maturata ed è legata ai “probabili effetti della riforma” del Mibact elaborata dal ministro Dario Franceschini che, ha aggiunto Acidini, “nel futuro assetto di soprintendenze e musei, non prevede una posizione paragonabile alla mia attuale”. In effetti, già in agosto la soprintendente aveva mosso qualche critica alle ipotesi di riforma. Le indagini che la riguardano sono due: la seconda è della Corte dei conti ed è riferita ai canoni – troppo bassi secondo l’accusa – stabiliti per far tenere concerti di musica classica al giardino di Boboli. 

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