Il governo britannico conferma l’introduzione di una quarantena obbligatoria di 14 giorni dall’8 giugno per chiunque arriverà in Inghilterra con qualunque mezzo, con o senza sintomi da coronavirus. La misura è stata illustrata da Priti Patel, ministra dell’Interno del governo Tory di Boris Johnson, la quale ha precisato che vi non saranno Paesi esentati e che l’ipotesi di “corridoi aerei” liberi da territori meno colpiti dal Covid-19 potrà essere valutata dal 28 giugno: alla scadenza d’un primo termine fissato in 3 settimane.
Parole ribadite anche dal premier Boris Johnson che, in conferenza stampa a Downing Street, si è rivolto direttamente agli italiani allontanatisi dal Regno in questi mesi a causa della pandemia e degli effetti del lockdown, “come back, siete tutti benvenuti”. Il premier ha tuttavia ribadito che, almeno dall’8 al 29 giugno, tutti coloro che arriveranno o rientreranno dall’estero, italiani inclusi, “dovranno osservare una quarantena” di due settimane. “Capisco che è un’imposizione”, ha detto Johnson, ma occorre venire a capo dell’epidemia e allontanare ora il rischio di “re-importare il virus”. Quanto alla possibilità di concordare corridoi aerei liberi con Paesi dove il livello di contagio è sceso – ipotesi rinviata per ora dal governo di Londra a dopo il 29 giugno – il premier si è limitato a sottolineare genericamente d’essere in contatto costante con vari governi.