Messico, porti turistici nel mirino dei narcos: croceristi in calo
14 morti nell'ultimo weekend e Usa e Italia mettono in guardia i cittadini che vanno lì in vacanza


E' ancora sangue nei porti turistici messicani: da Mazatlan ad Acapulco, a Zihuatanejo, si contano nuovi morti, vittime della guerra dei narcos. Solo questo fine settimana si contano 14 le vittime, tra cui una donna incinta. Una situazione che ha già portato gli Stati Uniti, nei mesi scorsi, a diffondere uno stato di "warning", per mettere in guardia i propri cittadini dei pericoli che corrono nello scegliere tali destinazioni come meta delle proprie vacanze. Lo stesso ministero degli Esteri italiano sul portale "Viaggiare sicuri" segnala il fenomeno della delinquenza comune ed organizzata "in preoccupante aumento", con situazioni di "crescente violenza" e "insicurezza".
L'industria del turismo, importante attività di queste località, langue. L'affluenza dei croceristi ha subito una caduta verticale, tanto che il sindaco di Acapulco proprio in questi giorni ha annunciato di aver fatto fronte comune con i colleghi di altre località turistiche del Pacifico, per far pressione sulla segreteria del Turismo, Gloria Guevara, affinché vengano messe a punto strategie globali. 

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