E' allo studio del governo di Mosca un disegno di legge che proibisca alle compagnie russe di pagare l'ETS (Emission trading system), la tassa che i vettori devono pagare in base alle emissioni di carbonio rilasciate nell'atmosfera dai loro aerei in volo da e per l'Europa. Aeroflot ha affermato che l'Ets potrebbe costarle 800 milioni di euro entro il 2025 e ha avvertito che l'opposizione potrebbe passare da "proteste verbali" a "varie forme di guerre commerciali con la Ue". La Cina ha già vietato alle sue compagnie aeree di pagare la tassa, a meno che ricevano l'esplicita approvazione del governo di Pechino. Intanto, Aeroflot così come il ministero degli esteri russo ritengono che il luogo migliore dove risolvere la disputa fra Unione europea e i Paesi extra-Ue che si oppongono all'Ets è l'Icao, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile. In settimana i Paesi contrari si riuniranno a Mosca per decidere il da farsi.