Ddl concorrenza alla meta senza il tanto dibattuto articolo 10 sui taxi e con dentro il nodo delle concessioni demaniali sulle quali però slitta tutto al 2024. Ma ai balneari la proroga approvata con il primo via libera del Senato il 30 maggio scorso al provvedimento non basta e chiedono che venga stralciato anche l’articolo che li riguarda e che da tempo costituisce – insieme alle auto pubbliche – uno dei nodi più spinosi del soffertissimo Ddl.
Comunque, dopo il via libera in Commissione, oggi, lunedì 25 luglio, il provvedimento sarà in Aula. Poi, una volta approvato, per essere in regola con le indicazioni del Pnrr sarà necessario dare il via anche a tutti i provvedimenti attuativi: la scadenza è la fine dell’anno. L’operazione non sarà semplice, il provvedimento tocca numerosi argomenti, dai trasporti, alla semplificazione delle autorizzazioni per le attività di impresa, misure sui porti, sulle telecomunicazioni, sul gas e sui servizi idroelettrici, sui rifiuti, sulle società partecipate, sui rimborsi diretti estesi per l’Rc auto, sulla concorrenza nei servizi, il rafforzamento dei poteri dell’Antitrust.
In particolare, per quel che riguarda i balneari, l’articolo 3 del provvedimento “proroga al 31 dicembre 2023 – ovvero fino al termine di cui al comma 3, qualora successivo, e comunque non oltre il 31 dicembre 2024 – l’efficacia delle concessioni demaniali e dei rapporti di gestione per finalità turistico ricreative e sportive”, differendo così un altro dei nodi più spinosi insieme a quello dei taxi e prevedendo una delega al Governo per il riordino della materia delle concessioni demaniali marittime (art.4). Saranno anche previsti indennizzi per i concessionari uscenti.