"Il termale rappresenta ancora un turismo di nicchia e di qualità che richiede un forte impegno, da parte degli imprenditori del benessere termale, sulla ricerca scientifica. E' necessario quindi una forte collaborazione tra pubblico e privato per riprendere il cammino della crescita del settore". Lo ha detto il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, intervenuto alla Luiss, alla presentazione del libro 'Storia del turismo in Italia', di Annunziata Berrino (ed. Il Mulino).
"Oggi – ha aggiunto – registriamo un'attenzione molto marginale, che soffre del perenne conflitto di competenze tra Stato e Regioni. Dobbiamo partire dal riassetto complessivo della governance del settore per valorizzare i due o tre segmenti di offerta nei quali siamo leader e che ci vedrebbero vittoriosi anche rispetto ad altri turismi".
Il volume della Berrino evidenzia come di recente l'afflusso degli italiani alle terme ha consentito di ridurre, rispetto ad altri settori economici, l'impatto della crisi e ha parzialmente compensato la riduzione degli arrivi e presenze dall'estero. I numeri mettono in evidenza l'apporto dell'escursionismo e quello del turismo delle terme che conta sul consistente potenziale della ricettività termale (6/7% di quella complessiva).