mercoledì, 13 Novembre 2024

Priante: bulimia da vacanze ma l’Italia è più preparata

“La primavera e i ponti di primavera sono andati molto bene e le previsioni per l’estate sono molto buone. Abbiamo le città d’arte piene di turisti e ora a mano a mano anche le destinazioni balneari, i borghi. Tantissimi americani ma anche i long haul che vengono da grandi distanze come come cinesi, coreani ma anche il Sudamerica, soprattutto i brasiliani che si muovono di più. Questo flusso non si fermerà e continuerà”. E’ molto positiva e allo stesso tempo combattiva Alessandra Priante, da qualche mese nuova presidente dell’Enit Spa dopo una lunga e proficua esperienza all’Unwto, dove è stata direttrice dell’Europa.

“Con il ministero del Turismo e gli enti locali – spiega in un’intervista all’ANSA – siamo stati molto bravi perché ci sono alcune regioni soprattutto al centro del Sud Italia che hanno sviluppato bene dei prodotti interni per cui è stato facile dirottare i turisti anche verso le destinazioni meno consuete. Quindi la performance complessiva è stata molto buona, purtroppo fin troppo buona tanto è vero che già si riparla di overtourism. Sono stata la prima a dire tanti anni fa a dire che overtourism vuol dire solo ‘mala gestione’ dei flussi e quindi non dobbiamo usare questa parola come se parlassimo di un fenomeno esogeno perché è solo colpa nostra. Direi che ha più che ragione la ministra Daniela Santanchè quando dice che il turismo non dobbiamo subirlo ma gestirlo”.

Dopo il Covid ormai buona parte degli italiani ha imparato che restare nel proprio paese ha i suoi lati positivi. “Viviamo nel paese più bello del mondo – dice la Priante – e siamo i primi a usarlo. Per molti stranieri c’è una sorta di ‘bulimia’ delle vacanze. Il turista cinese che è rimasto serrato ed è stato l’ultimo a riaprirsi, chiaramente ora vuole venire fuori e vuole ritornare ovviamente con delle richieste ancora più forti di quelle che aveva prima. Quindi noi siamo più pronti? Secondo me, sì. Siamo molto più preparati e l’offerta soprattutto si è riqualificata in maniera incredibile dalla Sicilia al Trentino Alto Adige. C’è stato un cambiamento pazzesco che è avvenuto ad esempio nell’offerta alberghiera. Rimangono sul tavolo ancora dei problemi: innanzitutto la massiccia presenza delle piattaforme che in alcuni casi annacquano il mercato con un’offerta che non è professionale e speriamo si risolvano al più presto con i provvedimenti su cui è al lavoro il ministro Santanchè a cominciare dalla nuova la Banca dati nazionale delle strutture ricettive per finalità turistica”.

E del digitale il turismo non può fare a meno: “E non si tratta di avere il sito web – precisa – perché la digital transformation riguarda la gestione delle aziende ma anche la formazione degli operatori e quindi devono essere sempre più avere delle skill di tipo digitale innovativo. L’intelligenza artificiale sicuramente può essere una grande risorsa se verrà utilizzata a maniera intelligente e sarà anche uno dei temi del G7”.

Sicuramente un problema da risolvere in fretta riguarda la connectivity: “I trasporti devono diventare sempre più intermodali. Non è solo l’aereo ma il treno, il pullman. Insomma rispetto al 2019 siamo allo stesso punto come numeri ma con più strumenti e più consapevolezza”.

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