Non c’è solo la stretta su Airbnb – si fissa a tre appartamenti in affitto la soglia massima per non essere considerati impresa e si stabilisce che anche i soggetti che concedono in locazione breve immobili ad uso abitativo sono tenuti a pubblicare il codice identificativo – ma ci sono molte altre misure che il settore attendeva da tempo nella bozza del ddl sul turismo collegato alla legge di Bilancio. Il provvedimento, che dovrebbe essere portato in cdm presto, forse già la prossima settimana, ha tra gli obiettivi principali quello di combattere la piaga dell’abusivismo, promuovere un turismo sostenibile che valorizzi i borghi, scongiurare la desertificazione delle aree interne e aiutare le imprese culturali e creative per cui è previsto un piano strategico.
Si parte – come emerge dalla bozza del provvedimento che è composto di 18 articoli – dal credito d’imposta per la riqualificazione, l’accessibilità e la digitalizzazione delle strutture ricettive.
Prevista poi l’esenzione su varie imposte (sui redditi, regionali e municipali) per chi avvia o mantiene un’attività economica in un comune delle aeree interne a rischio desertificazione, ovvero con popolazione fino a 1000 abitanti.
Riguardo all’imposta di soggiorno (da applicare da parte dei Comuni, in misura riferita in valore percentuale al prezzo effettivamente corrisposto, non superiore al 10%, comunque sino a 5 euro per notte di soggiorno a persona) si stabilisce tra l’altro che il gestore della struttura ricettiva sia responsabile del pagamento dell’imposta e per l’omesso, ritardato o parziale versamento si applichi una sanzione fino al triplo del dovuto.
Inoltre, si punta ad assicurare una maggiore rappresentatività nell’Enit: il consiglio di amministrazione – si legge ancora nella bozza – è composto dal presidente e da 4 membri nominati dal ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Il collegio dei revisori dei conti è composto da tre membri effettivi, uno dei quali designato dal ministro dell’economia e delle finanze e da due supplenti, nominati con decreto del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, che designa anche il presidente.
Novità anche per le guide turistiche per cui sarà richiesta una laurea e per agenzie di viaggio e tour operator, operanti anche su piattaforme online, che devono trasmettere i dati relativi agli obblighi assicurativi alla banca dati.
Per il turismo slow si prevede un fondo per sviluppare i servizi ferroviari con particolare riguardo ai viaggi notturni, la ristorazione a bordo dei treni e il trasporto di biciclette, motocicli e auto al seguito.
Interventi anche in favore delle imprese culturali e creative per cui si prevede un fondo per lo sviluppo e la creazione di Quartieri degli artisti anche con la possibilità di utilizzare a titolo gratuito di beni immobili pubblici in stato di abbandono o di grave sottoutilizzazione.