“Sotto il profilo della sicurezza non c’è nulla da preoccuparsi” a causa della fuga dei piloti da Ryanair. Lo ha detto il presidente dell’Enac, Vito Riggio, in audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, spiegando che l’Enac ha ricevuto rassicurazioni dall’Autorità irlandese.
“Adesso che c’è una ripresa del traffico mondiale, se Ryanair vuole continuare a crescere dovrà organizzarsi pagando di più i piloti e offrendo loro rimborsi”, ha spiegato Riggio, sottolineando che le compagnie degli Emirati Arabi o quelle cinesi “offrono 25-30mila dollari mensili” invece di “contratti a cottimo”.
“Finora grandi disagi non ne abbiamo avuti. Su 200.000 passeggeri che hanno subito tagli ai voli, i reclami arrivati sono soltanto 200”, ha aggiunto il direttore generale di Enac, Alessio Quaranta, in audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato. Secondo Quaranta, “la messa a terra di 25 aeroplani sembra strutturale. In prospettiva, non ci sembra che questi aerei verranno rimessi in esercizio”. Ma per Quaranta, “questo taglio strutturale dell’offerta ci sembra che non inciderà più di tanto” sul traffico in Italia.
“Nonostante le rassicurazioni verbali, non ci sono stati adeguamenti e ciò determina l’irrogazione delle sanzioni previste”, ha quindi spiegato Riggio, aggiungendo che “finora non sono state irrogate perché da parte di Ryanair è stata garantito l’adeguamento ma ancora non c’è stato, parlo soprattutto di mancate informative ai passeggeri in ordine ai diritti dei passeggeri”. Quaranta ha invece sottolineato che “per l’accredito dei rimborsi del biglietto pagato, la norma prevede 7 giorni calendariali” ma Ryanair “sul sito continua a riportare 7 giorni lavorativi”. Sulle sanzioni, Quaranta ha aggiunto che possono variare da 10mila a 50mila euro per singolo evento.
Intanto il governo del Belgio ha deciso di fare causa a Ryanair per pratiche sleali nei confronti dei consumatori in seguito alle cancellazioni dei voli effettuate all’ultimo minuto. Il vicepremier nonché ministro alla protezione dei consumatori Kris Peeters ha annunciato il ricorso davanti al Tribunale del commercio di Bruxelles. Se questo lo accoglierà, la compagnia aerea irlandese rischia di vedersi imporre multe in caso di nuove infrazioni. Oltre al rimborso o a un volo alternativo, i passeggeri hanno infatti diritto a un indennizzo se la cancellazione del volo è avvenuta con meno di due settimane di preavviso.