martedì, 26 Novembre 2024

Sib: pronti a chiudere stabilimenti balneari per protesta

Documento condiviso di Regioni, Upi e Anci che chiedono incontro urgente al governo

Regioni, Anci e Upi chiedono al Governo chiarimenti in merito alla direttiva servizi sulla questione delle concessioni demaniali. E' il risultato dell'ultimo incontro che si è tenuto a Roma tra i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni che chiedono innanzitutto di sapere quale sia lo stato del confronto con la Commissione Europea e se c'è stata interlocuzione, o se il Governo ha intenzione di avviarla. E in secondo luogo invitano il Governo ad avviare un confronto con le Regioni e gli altri livelli istituzionali sui contenuti di eventuali provvedimenti normativi, prima che gli stessi vengano presentati formalmente per le intese.  
Intanto il Sib, che ha approvato e condiviso il documento di Regioni, Anci e Upi, dichiara lo stato di agitazione della categoria. "Siamo pronti – ha detto Riccardo Borgo, presidente del Sib – a chiudere gli stabilimenti balneari in una delle prossime domeniche estive se il ministro del Turismo Piero Gnudi disattenderà la richiesta di incontro preliminare attinente la nuova regolamentazione del regime concessorio. Nei prossimi giorni renderemo note le modalità della giornata di protesta – conclude Borgo – abbiamo, poi, inviato al ministro un nuovo telegramma in cui sollecitiamo un confronto urgente ed in ogni caso prima di ogni qualsiasi decisione in materia di concessioni demaniali". 
Alla protesta si unisce anche Fiba Confesercenti. La Giunta nazionale della Federazione, riunitasi oggi a Roma, conferma lo stato di agitazione della categoria e propone una chiusura delle spiagge da effettuarsi entro la fine di luglio. L'obiettivo è quella di organizzare una manifestazione su tutte le coste italiane, per un sabato, con la possibilità di una replica anche durante il mese di agosto. La Federazione concerterà, a breve, con le altre organizzazioni tempi e modi di attuazione della protesta.

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