Terme come risorsa, patrimonio naturale ed imprenditoriale fondamentali per la salute e il benessere degli italiani, e il loro ruolo va consolidato con l’apporto della ricerca scientifica termale, in attuazione del Piano sanitario nazionale triennale adottato a giugno da Governo, Regioni e Comuni.
È l’auspicio condiviso da tutti i partecipanti alla tavola rotonda ‘Il termalismo tra tradizione e innovazione: quali proposte per lo sviluppo’ svoltasi il 29 novembre al centro congressi Piero d’Abano di Abano Terme, promossa dal PD e coordinata da Vanessa Camani del Partito Democratico di Abano Terme.
All’incontro hanno preso parte: Vito De Filippo, sottosegretario al Ministero della Salute; Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme; Emanuele Boaretto, presidente dell’Associazione Albergatori Abano Montegrotto; Filippo Donati, presidente nazionale di Assohotel-Confesercenti.
Tutti gli interventi hanno sottolineato la rilevanza e la qualità dei servizi termali per la salute delle persone e per l’economia dei territori, per il turismo ed il benessere termale degli europei, in attuazione della Direttiva europea per le cure termali transfrontaliere.
Pecci ha ribadito la necessità di un forte impegno di informazione e comunicazione affinché la Legge di stabilità 2015 mantenga all’interno del Servizio nazionale l’assistenza per la riabilitazione termale assicurata da INPS e INAIL, per evitare di far crescere l’onere della spesa ospedaliera sostitutiva.
“In attesa degli effetti positivi per l’occupazione attesi dall’entrata in vigore del Jobs Act – ha concluso Pecci – bisogna ottenere la cancellazione del comma 2 dell’art. 26 del disegno di legge stabilità relativo alla riabilitazione termale che avrebbe l’effetto immediato anche di creare disoccupazione in tutte le imprese termali, e non sono poche, che assicurano tale servizio ai cittadini”.