Nessuna illegittimità nell’aggiudicazione a Hitachi Rail Italy della gara da 1.595.565.000 euro indetta da Trenitalia per l’istituzione di un Accordo Quadro avente ad oggetto la fornitura di convogli a trazione diesel-elettrica per il servizio ferroviario regionale, comprensiva del full-service manutentivo. L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto da Alstom Ferroviaria.
La vicenda contestata parte da un bando del maggio 2017; l’Accordo quadro era della durata di 48 mesi, per la fornitura di 135 nuovi convogli, e con valore complessivo di 1.595.565.000 euro. Nove inizialmente le domande di partecipazione, quattro le offerte presentate da Stadler Bussnang AG, Alstom Ferroviaria, Hitachi Rail Italy e CAF-Costrucciones y auxiliar de ferrocarriles.
Dopo l’assegnazione dei punteggi, la Stazione appaltante decise di effettuare un’ulteriore fase di negoziazione/rilancio, al fine ottenere miglioramenti rispetto ad alcuni parametri relativi alla parte economica. Stadler e Hitachi (le migliori classificate) furono quindi invitate a presentare un’offerta-rilancio, e alla fine l’appalto fu aggiudicato a Hitachi Rail Italy per un importo complessivo 1.229.944.500 euro. Seguì il ricorso di Alstom Ferroviaria, che lamentò di non essere stata invitata a partecipare alla negoziazione/rilancio, pur avendone i requisiti. Il Tar ha ritenuto il motivo infondato sotto una serie di articolati motivi.