venerdì, 8 Novembre 2024

Un nuovo commissario unico per ristrutturare Alitalia? 

Archiviata la scadenza del 21 novembre e con la cordata Fs-Atlantia ancora incompleta, per Alitalia si potrebbe ripartire da zero. I rapporti tra il governo e la holding dei Benetton sembrano ancora tesi, anche per la partita giocata in parallelo sulle concessioni autostradali e su cui il premier Giuseppe Conte ha ribadito di non voler fare sconti a nessuno. E così indiscrezioni che finora nessuno ha smentito indicano per la compagnia il possibile ricorso a un piano totalmente nuovo.

In attesa che i commissari scrivano al Mise per manifestare lo stato dell’arte, l’idea comparsa in questi giorni sulla stampa sarebbe quella di un nuovo commissariamento, affidato ad un unico amministratore, e non agli attuali tre, e non più finalizzato alla cessione quanto alla ristrutturazione dell’azienda. In questo modo l’ultima tranche di prestito ponte da 400 milioni che sarebbe altrimenti a rischio potrebbe essere concessa e allo stesso tempo si potrebbe di fatto venire incontro a ciò che Lufthansa chiede da tempo.

Come precondizione per un ingresso in Alitalia, i tedeschi hanno infatti sempre posto proprio una riorganizzazione profonda del vettore, da sottoporre preventivamente ad una cura dimagrante che comprenda taglio dei costi e riduzione del personale. Lufthansa punta a 5.500 esuberi e a una riduzione degli aeromobili a quota 75-85 dai 118 attuali.

Intanto la Uiltrasporti chiede al governo un’immediata convocazione del sindacato: “il trasporto aereo è allo sbando e ha più che mai bisogno di essere riformato e che gli impegni più volte assunti e ribaditi siano mantenuti”. Richiesta condivisa anche dai piloti dell’Anp, secondo cui “non è più possibile perdere tempo”.

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