E' scontro fra le compagnie aeree americane e la Federal Aviation Administration (Faa) sui tagli automatici alla spesa negli Stati Uniti. Al centro del braccio di ferro è la discrezionalità dell'agenzia federale sui tagli ai controllori di volo che si tradurranno in forti ritardi, di circa 90 minuti, presso i maggiori scali americani. Un timore soprattutto in vista dell'estate, quando il traffico negli aeroporti aumenterà. Le compagnie aeree americane accusano la Faa di voler usare i passeggeri come arma politica. "Stiamo lavorando – afferma la Faa – per assicurare la sicurezza dei passeggeri e per avere il minore impatto possibile" ma i tagli automatici alla spesa "non ci lasciano altre alternativa che ridurre i controllori di volo". La Faa ha congelato le assunzioni e a partire dal 21 aprile richiederà ai suoi 42 mila dipendenti di non lavorare, e non recepire stipendio, per un giorno ogni dieci. Inoltre saranno ridotti i turni notturni in oltre 60 torri di controllo in estate.
