Vacanze finte e case fantasma dietro le quali si celavano identità rubate in banche dati di alberghi o società finanziarie. Ora però la truffa messa in piedi da una grossa organizzazione internazionale di hacker è stata smantellata dai carabinieri di Roma, i quali hanno evitato che i pirati informatici potessero continuare a rovinare le vacanze a diversi italiani anche questa estate. Gli hacker, di Roma, Pisa, Cosenza e Siracusa, offrivano case di villeggiatura a prezzi convenienti in luoghi come la Costa Smeralda, le isole Eolie o la riviera romagnola, attraverso falsi annunci sul web. Poi, prima di sparire, incassavano l'anticipo facendosi versare circa 300 euro su carte prepagate intestate ad altre persone, ignare di tutto. Ma le vacanze fantasma non erano le uniche truffe. Il gruppo aveva anche legami con organizzazioni criminali russe e ucraine specializzate nel furto di codici di carte di credito. Le intrusioni informatiche erano dirette ai server di importanti società finanziarie, ma le identità venivano rubate anche dalle banche dati di alberghi italiani.