Il visitatore ideale è local e social, lo dicono i commercianti


In un momento segnato dall’overtourism, anche i commercianti rilevano un “effetto social” sui flussi turistici e riscoprono l’importanza del turismo nazionale e locale. Secondo l’Osservatorio Small Business di SumUp, che ha intervistato oltre 2mila piccoli business italiani per analizzare percezioni, opportunità e sfide legate al settore, i visitatori più rilevanti per gli esercenti provengono dall’Italia (per il 50,7% degli intervistati), o dal territorio (40,6%), mentre i turisti internazionali risultano molto importanti per circa un terzo del campione (35,3%). 

“I dati confermano come il turismo sia un elemento centrale per i piccoli business italiani: oltre il 60% delle attività attira visitatori tutto l’anno o stagionalmente, e più della metà degli esercenti (52,3%), segnala un aumento della clientela grazie ai turisti”, dichiara Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp. 

Oltre sei esercenti su dieci operano in aree caratterizzate da presenza turistica stabile o stagionale. Il turismo ha un impatto significativo sulle attività: il 52,3% degli intervistati segnala un aumento della clientela, il 40,7% registra maggiori entrate e il 23,9% evidenzia un incremento della visibilità e del passaparola. Per intercettare e gestire i visitatori, i commercianti adottano diverse strategie: il 24,1% interagisce con i turisti tramite social media e piattaforme di recensioni, il 19,5% collabora con altre attività locali per promuovere la zona e il 18,3% offre servizi multilingue. Altri metodi includono collaborazioni con enti turistici (14,9%) e proposte di esperienze locali, come laboratori, corsi o gite (10,0%).

Il fenomeno dell’overtourism sembra avere un impatto limitato sulle piccole imprese italiane: solo 1 commerciante su 10 (9,9%), segnala effetti negativi significativi sulla propria attività. La maggioranza degli intervistati (59,3%) non ha percepito ripercussioni rilevanti, mentre il 16,0% registra effetti positivi dall’aumento dei turisti. Tra coloro che hanno sperimentato difficoltà, le principali sfide sono legate all’aumento della concorrenza o alla pressione sui prezzi (17,0%), al sovraccarico delle infrastrutture come traffico e servizi pubblici (15,5%), e alla diminuzione della qualità dell’esperienza o del prodotto offerto ai visitatori (9,2%).

Le calamità naturali invece rappresentano una delle sfide più rilevanti per i piccoli esercenti italiani. Complessivamente, il 55,6% degli intervistati segnala preoccupazioni legate agli effetti di condizioni meteorologiche estreme o rischi ambientali, come danni alla proprietà (24,1%), interruzioni o chiusure dell’attività (18,7%) e diminuzione del numero di turisti a causa della percezione del rischio (25,3%).

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