lunedì, 23 Dicembre 2024

Viaggi autentici e vacanze-lavoro i trend del 2023

Nel 2023 gli italiani tuteleranno la spesa relativa alle vacanze: la maggior parte di loro (87%) prevede di viaggiare e oltre 4 su 10 (44%) ha in programma di farlo di più rispetto al 2022. Questo è in parte dovuto al fatto che si prospetta un anno con meno cambiamenti dovuti al Covid. Inoltre, per i vacanzieri la sostenibilità gioca un ruolo importante nella scelta dei viaggi nel 2023, così come è fondamentale il “prendersi una pausa da tutto”. E’ quanto emerge dalla ricerca sui trend di viaggio 2023 effettuata da Marriott Bonvoy, che ha analizzato i programmi di viaggio in Europa e Medio Oriente di 14.000 viaggiatori per il 2023. 
I risultati sono supportati da ulteriori dati provenienti da Marriott Bonvoy che dimostrano un incredibile ritorno di fiducia degli italiani quando si tratta di prenotare le vacanze con largo anticipo. In ottobre 2022, le prenotazioni dall’Italia, con un anticipo di 61-180 giorni, sono aumentate del 133% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In novembre, l’aumento era del 159%.  
Le vacanze all’insegna del benessere, che permettono di staccare la spina, costituiranno la modalità di vacanza preferita dagli italiani (63%) nel 2023. Di questi, il 53% dice di essere diventato più consapevole del proprio benessere, il 40% dice di avere bisogno di una pausa dalla vita di tutti i giorni e il 47% non vuole tornare da una vacanza più stanco di quando è partito.  
In crescita anche i viaggi all’insegna delle tradizioni: molti desiderano immergersi completamente in una cultura diversa, oltre tre quinti (63%) vogliono esplorare nuove destinazioni, mentre la metà (50%) desidera provare le diverse proposte culinarie locali mentre viaggia. Per riuscire ad immergersi meglio nella cultura locale, il 13% prevede di prenotare una “vacanza prolungata” di tre settimane o più nella stessa destinazione.  
Tra coloro che opteranno per una vacanza più lunga, il 27% afferma che lo farà per la prima volta e le ragioni principali sono la necessità di staccare dalla routine quotidiana (55%) e il desiderio di vivere come la gente del posto (37%). Un quarto di coloro che opteranno per una vacanza estesa (25%) ha inoltre sottolineato che la possibilità di lavorare da remoto dà l’opportunità di potersi prendere una vacanza più lunga senza dover chiedere ferie per l’intero periodo.  
Le modalità di lavoro ibrido e da remoto hanno avuto un impatto significativo sui programmi di viaggio del 2023. Il 5% degli italiani prevede di prendersi una “vacanza lavoro”, durante la quale continuerà a lavorare da remoto, potendo così visitare posti nuovi senza dover richiedere ferie, un vantaggio sottolineato dal 44% dei partecipanti al sondaggio. 
Il 46% dei viaggiatori italiani prevede di spendere di più per le vacanze nel 2023 rispetto all’anno precedente, mentre solo il 10% prevede di spendere di meno. Il 6% prevede di spendere molto e di soggiornare in vere e proprie strutture di lusso, ma anche i B&B (14%), gli appartamenti (12%) e l’affitto di case o ville (10%) saranno scelte privilegiate. 
Di conseguenza, i consumatori italiani hanno aspettative elevate per quanto riguarda l’alloggio per le loro vacanze su aspetti quali la pulizia (61%), la posizione (55%) e la tranquillità (48%). Probabilmente influenzata dalla pandemia, la pulizia è ora la seconda priorità per quanto riguarda l’alloggio, superata solo dal prezzo (74%) che continuerà senza dubbio a essere un fattore chiave.  
Con l’87% degli intervistati che ha in programma di partire, la maggior parte dei viaggiatori sta chiaramente cercando di mettere da parte i fondi necessari per le proprie vacanze. Complessivamente, oltre quattro su dieci (44%) di coloro che hanno in programma di viaggiare afferma che nel 2023 farà più vacanze rispetto all’anno precedente, mentre il 13% afferma che ne farà di meno, il che suggerisce una traiettoria in continua crescita per il settore dopo la pandemia. Tra la minoranza (13%) di coloro che non intendono partire, le ragioni principali sono disponibiltà economiche (65%), l’aumento del costo della vita e, nello specifico, l’inflazione (31%). 
I viaggiatori risparmieranno più consapevolmente per potersi concedere vacanze premium: ad esempio, per assicurarsi di poter andare nella destinazione che desidera, il 38% prevede di viaggiare in periodi diversi dell’anno, mentre il 30% dice che si accontenterà dei vestiti indossati in vacanza l’anno scorso. Solo il 31% dichiara di voler optare per una destinazione meno costosa, mentre il 27% sceglierà una sistemazione più economica. 
Per poter continuare a visitare le destinazioni e gli hotel preferiti, alcuni sceglieranno di condividere la stanza con altre persone con cui viaggiano (11%), mentre il 18% dei genitori condividerà la stanza con i figli piuttosto che prenderne una solo per sé. Addirittura, il 6% dei genitori con figli sotto i 18 anni dice che li lascerà a casa nel 2023. Cosa che risulta essere una cattiva notizia anche per i figli più grandi che fanno ancora affidamento sui genitori per fare vacanze gratuite, poiché l’11% di coloro che hanno figli di età superiore ai 18 anni afferma che non li porterà in vacanza con sé quest’anno. 
Oggi la sostenibilità è un fattore chiave per gli italiani quando si tratta di pianificare i viaggi; il 70% degli intervistati afferma che l’attenzione per l’ambiente ora ha un certo impatto sui loro viaggi. Più di un terzo (35%) dichiara di essere consapevole dell’impatto ambientale delle proprie vacanze, mentre il 35% afferma che i fattori ambientali definiranno i propri viaggi e che investiranno solo in aziende che hanno un impatto ambientale positivo.  
Ne risulta che il 65% dei viaggiatori italiani prevede di trascorrere le vacanze in Italia, nel 2023. Anche le destinazioni vicine saranno molto richieste: la Spagna è tra le destinazioni preferite (23%), seguita da Francia (13%), Grecia (12%) e Portogallo (8%).  

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