Itinerario in provincia di Brescia fra case museo, castelli e borghi


La provincia di Brescia racchiude una serie di straordinarie Case Museo cariche di storia ed arte, fra le più affascinanti della penisola, ed una rete di castelli che ne difendevano il territorio e che ora consentono ai visitatori di fare un salto indietro nel tempo.

Il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera

Straordinario complesso di edifici immersi in un grandissimo parco, il Vittoriale degli Italiani – eretto dal 1921 a Gardone Riviera – fu voluto dal poeta Gabriele D’Annunzio per un duplice scopo: farne la sua dimora e nello stesso tempo un monumento al suo genio e alle audaci imprese compiute nel corso della I Guerra Mondiale.

Oggi fra i musei più visitati d’Italia, fu progettato dall’arch. Gian Carlo Maroni seguendo le precise indicazioni del Vate. Vetrate dipinte, finestre con pesanti tendaggi, luci soffuse, ne fanno un luogo misterioso e suggestivo. Nelle stanze della Prioria – casa museo simbolo del “vivere inimitabile” del Vate – sono conservati circa 10.000 oggetti e 33.000 libri, che si abbinano a frasi enigmatiche e motti, leggibili su architravi e camini, in un gioco continuo di rimandi simbolici. D’Annunzio pensò la villa con grande minuzia di particolari creando stanze atte a vari momenti di vita: dalla stanza della Musica dove amava ascoltare Luisa Bàccara, sua ultima amante, alla stanza del Lebbroso realizzata come sua ultima dimora alla sua Officina, lo studio dell’operaio della parola, come era solito definirsi. Spettacolare anche il grande parco con giardini segreti, laghetti, fontane.

Villa Bettoni a Bogliaco

A Bogliaco, frazione di Gargnano, sorge Villa Bettoni a specchio sul Garda, settecentesco edificio nobiliare dei Conti Bettoni, che ospitò, tra gli altri, Giacomo Puccini, Victor Hugo, Giuseppe Garibaldi e perfino Napoleone Bonaparte. Visitabile con tour guidati, “La piccola Versailles” è un armonioso capolavoro architettonico, con le sale decorate con affreschi e stucchi e la scalinata affrescata che conduce al salone che occupa in altezza tre interi piani del palazzo e che si apre da una parte verso i monti e dall’altra verso il lago. Parte integrante dell’edificio è lo scenografico giardino all’italiana, con la scalinata a doppia forbice e nicchie con statue, tre fontane alimentate da fonti interne al parco, una grotta artificiale e i resti dell’antica limonaia.

Casa Podestà a Lonato del Garda 

Sempre sul Benaco, la Casa del Podestà di Lonato del Garda è fra le Case Museo le più affascinanti della Nord Italia. La storia del luogo trae avvio nel 1906, con l’acquisto del complesso da parte dal deputato liberale Ugo Da Como, che fece completamente restaurare la quattrocentesca Casa del Podestà veneto da Antonio Tagliaferri, il più noto architetto bresciano dell’epoca. Oltre venti ambienti ricchi di migliaia di oggetti antichi, fra dipinti, arredi lignei, sculture, maioliche. Nel giardino, tappa d’obbligo è la Biblioteca, ospitata in un curioso edificio in forme rinascimentali, quasi una chiesetta, fatto erigere dal Senatore per custodire la sua straordinaria raccolta di oltre 52.000 libri, che spaziano tra il XII e il XIX secolo.

Casa Zani a Cellatica

Casa Zani a Cellatica, a pochi km dal centro di Brescia, ospita oltre 850 opere tra cui dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, sculture del genovese Filippo Parodi e romane dei Della Porta, accanto a preziosi arredi barocchi e rococò francesi e veneziani e oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo. Edificata nel 1976, riprende il modello della domus romana, ed è articolata in 11 ambienti imperniati attorno ad una grande vasca quadrangolare centrale (un impluvium in origine). L’edificio è circondato da un giardino all’italiana. Tra specie arboree rare, piante esotiche, essenze potate ad arte e sculture antiche, vi si snodano vialetti che conducono ad un suggestivo ninfeo con putti e giochi d’acqua.

Castello Bonoris di Montichiari

Il Castello Bonoris di Montichiari fu edificato in stile neomedievale sulle rovine di un’antica rocca in tempi relativamente recenti, tra il XIX e il XX secolo dal conte Gaetano Bonoris, con l’obiettivo di farne la sua dimora privata, che riprendesse i modelli architettonici dei castelli valdostani tre-quattrocenteschi, a cui si ispirano anche arredi, decorazioni, affreschi. Visitandolo si fa un salto indietro nel tempo, anche grazie agli interni affrescati e agli arredi perfettamente conservati. Il maniero sorge imponente sul colle di San Pancrazio, da cui domina con un bellissimo colpo d’occhio il centro storico della città, ed è circondato da un meraviglioso parco all’inglese di tre ettari sul versante sud e da un giardino “segreto” panoramico sul lato nord.

Castello di Padernello 

Immerso nella suggestiva campagna della Bassa Bresciana, il Castello di Padernello nel piccolo borgo di San Giacomo è uno degli esempi più affascinanti di architettura fortificata della Lombardia. Con la sua struttura a mattoni, si specchia nelle acque dell’ampio fossato da cui è circondato. Costruito nel XIV secolo, fu voluto dalla famiglia Martinengo, una delle casate più influenti della zona, come baluardo di difesa e simbolo di prestigio. Nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni, passando da fortezza medievale a elegante residenza signorile. Oggi, grazie a un attento lavoro di restauro, è aperto al pubblico e ospita eventi culturali, mostre, mercatini e visite guidate. Passato il ponte levatoio si visitano gli interni con gli antichi arredi. Un androne e poi una corte quadrata, porticata su due lati, accolgono i visitatori, pronti a vivere un viaggio nelle diverse epoche che vivono nel castello. Da qui, una passeggiata conduce fino al Ponte San Vigilio, artistico intreccio di rami di castagno su un piccolo corso d’acqua, opera di Giuliano Mauri.

Accanto a questi magnifici castelli, in provincia di Brescia, decine di incantevoli borghi immuni dall’overtourism accolgono i visitatori con la loro autenticità, le loro tradizioni, i loro prodotti e piatti tipici, i loro capolavori d’arte e storia.

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