martedì, 30 Aprile 2024

Red Sea International Airport cresce grazie al primo volo internazionale di flydubai

Red Sea Global (RSG) è pronta ad accogliere il suo primo volo internazionale verso il Red Sea International Airport (RSI). Operato da flydubai, il volo arriverà da Dubai International (DXB) giovedì 18 aprile, segnando il lancio di due nuovi voli a settimana verso The Red Sea. Un operativo di connessioni nazionali regolari, operati da Saudia, serve l’aeroporto RSI da settembre 2023 e con il nuovo volo di flydubai, la destinazione del Mar Rosso potrà essere raggiunta con una frequenza di due volte a settimana.

“Situata a tre ore di volo da 250 milioni di persone, il Red Sea International Airport (RSI) accoglierà un milione di ospiti all’anno una volta a pieno regime. Il volo inaugurale, appena sei mesi fa, è stato l’inizio del nostro viaggio verso il conseguimento di questo obiettivo e il primo collegamento internazionale segna un ulteriore passo in avanti per rendere l’Arabia Saudita una delle principali destinazioni turistiche a livello globale. Non vediamo l’ora di aprirci completamente al mercato mondiale e di accogliere visitatori dagli Emirati Arabi Uniti, dal Medio Oriente e da altre parti del mondo”, ha detto John Pagano, Group CEO di Red Sea Global.

Red Sea International Airport (RSI) è stato costruito per fornire un accesso privilegiato agli ospiti che si recano a The Red Sea, dove attualmente sono attivi due resort di lusso: Six Senses Southern Dunes, The Red Sea e il St. Regis Red Sea Resort, che ha recentemente ospitato il celebre calciatore Cristiano Ronaldo e la sua famiglia. Mentre, altre tre strutture saranno inaugurate quest’anno, tra cui Nujuma, a Ritz-Carlton Reserve – uno degli unici sette al mondo – che aprirà nelle prossime settimane. Seguiranno lo Shebara, con una straordinaria serie di ville overwater in acciaio inossidabile, e Desert Rock Resort, una spettacolare proprietà incastonata tra le montagne.

“L’arrivo di passeggeri internazionali rappresenta un’emozionante fase di sviluppo per RSI, in seguito all’atterraggio dei nostri primi voli nazionali nel settembre dello scorso anno – ha affermato Michael White, Chief Commercial Officer del Red Sea International Airport – Ci impegniamo costantemente per offrire servizi di eccellenza sia ai viaggiatori che alle compagnie aeree e non vediamo l’ora di espandere ulteriormente la nostra rete per servire The Red Sea e i turisti di tutto il mondo”.

Red Sea International Airport (RSI) è prossimo a diventare il primo aeroporto a zero emissioni di carbonio del Medio Oriente, grazie all’implementazione di soluzioni innovative in materia di sostenibilità all’interno di tutte le operazioni, in modo da eliminare e compensare le emissioni di carbonio, ottimizzare il consumo di energia e migliorare l’efficienza nella gestione delle risorse e dei rifiuti. Tra queste, l’utilizzo di materie prime di origine locale durante la fase di progettazione, nonché il ricorso a energia 100% rinnovabile per l’alimentazione dell’aeroporto, al fine di soddisfare lo standard minimo della LEED Gold Certification e di minimizzare l’inquinamento luminoso in conformità con le Dark Sky Guidelines.

Fra le altre innovazioni di RSI c’è anche il terminal, che entrerà in funzione il prossimo anno, suddiviso in cinque ‘mini terminal’ utilizzabili in modo indipendente o simultaneo, a seconda della domanda. Questo permetterà, inoltre, di ridurre il consumo energetico del complesso aeroportuale rispetto al sistema standard di un unico terminal centralizzato.

“flydubai sarà il primo vettore a operare al Red Sea International (RSI) dagli Emirati Arabi Uniti, offrendo ai passeggeri un accesso diretto ai resort presenti in destinazione”, ha dichiarato Sudhir Sreedharan, Senior Vice President, Commercial Operations (UAE, GCC, Subcontinent and Africa) di flydubai. “Questo sottolinea ulteriormente il nostro impegno nell’inaugurare mercati finora poco serviti e a collegare ulteriormente le regioni in cui operiamo attraverso l’hub di Dubai”.

Una volta completato nel 2030, The Red Sea comprenderà 50 resort, che offriranno fino a 8.000 camere e più di 1.000 proprietà residenziali su 22 isole e sei aree interne. La destinazione comprende anche porti turistici di lusso, campi da golf, luoghi di intrattenimento, ristoranti e spazi per il tempo libero. The Red Sea è alimentata off-grid con 5 impianti solari contenenti 760.000 pannelli e una delle più grandi strutture di stoccaggio di batterie al mondo già operativa.

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